Diawara sceglie la Guinea: “Non ho mai voluto giocare per l’Italia”

Il giocatore centrocampista del Napoli, Amadou Diawara, ha finalmente scelto in quale nazionale giocare.

Infatti, Diawara, pare abbia risposto alla chiamata della Nazionale della Guinea rifiutando di entrar a far parte della corte del commissario tecnico Roberto Mancini.

Si infrangono, quindi, le possibilità e i sogni di quei tifosi italiani che speravano di veder giocare Amadou Diawara con la maglia azzurra dell’Italia. Il centrocampista del Napoli, dunque, indosserà solo quella partenopea come maglia azzurra e mai potrà indossare quella della nostra Nazionale italiana.

Il calciatore, classe 1997, ha infatti risposto, per la prima volta nella sua carriera, alla chiamata della Nazionale della Guinea, escludendo automaticamente la possibilità di approdare nella formazione italiana. Diawara farà il suo personale esordio il prossimo 12 ottobre, nel match in programma contro la nazionale del Rwanda.

Di questa eventualità se ne era parlato già, ed anche con una certa insistenza, in passato ma adesso Diawara è a tutti gli effetti a disposizione della Guinea.

Dopo aver rifiutato le precedenti convocazioni, dunque, Diawara ha deciso di indossare la maglia della Guinea. E’ stato convinto a raggiungere la squadra anche da Nabi Keita, centrocampista del Liverpool, e dal presidente della Federazione. Il 12 ottobre farà il suo esordio contro il Ruanda, squadra presente nel girone di qualificazione alla prossima Coppa d’Africa insieme a Costa D’Avorio e Repubblica Centrafricana.

Nel corso di un’intervista alla BBC, Diawara ha negato di aver pensato alla maglia azzurra in passato e queste sono le sue parole dette ai microfoni durante l’intervista: “Ho sempre sognato di poter giocare con la Guinea, per me è una cosa molto importante. Mai detto di voler giocare con la maglia dell’Italia. In passato non mi sentivo ancora pronto, ora lo sono. La squadra ha dei calciatori tali da poter raggiungere un buon livello di gioco e spero di dare il mio contributo”.

Autore

Cosa ne pensi?