Inter, parla Ballotta

Parla l’ex portiere Ballotta, che analizza la questione relativa al portiere dell’Inter Padelli. Ecco le parole, rilasciate a Passioneinter:

L’Inter ha vinto il derby rimontando il Milan dallo 0-2 iniziale. Come ha visto la squadra di Conte?
“È indubbio che sia stata una bella partita, nella quale l’Inter ha dato un segnale forte. Imporsi in maniera così determinata, sotto di 0-2, non è sicuramente facile ribaltare il risultato, soprattutto in un derby. Se il Milan avesse gestito meglio sullo 0-2 probabilmente sarebbe finita diversamente. Poi appena l’Inter ha visto la luce non c’è stata più storia, è uscita la determinazione ed il carattere anche dell’allenatore che ha permesso di far maturare un risultato molto importante. Io poi sono andato a vedere la Lazio a Parma ed ho visto una squadra in forma, magari un po’ al di sotto dell’Inter ma sicuramente tra le tre che si giocheranno lo Scudetto”.

Padelli può essere un titolare affidabile mentre Handanovic recupera dall’infortunio?
“Se lo hanno comprato significa che hanno visto qualcosa in lui, non è che prendi un giocatore per non farlo giocare. È normale che può capitare di esser chiamati in causa, quindi se l’hanno valutato prima non vedo perché oggi la valutazione debba essere diversa rispetto a quando è stato preso. Dico così perché a me è capitato di ricoprire il ruolo di secondo portiere, e purtroppo è delicatissimo. Se azzecchi una partita sei bravissimo e concentrato, se la sbagli sei subito giudicato come un portiere non all’altezza. Secondo me è una valutazione molto prematura, lui ha giocato tante partite in Serie A e l’errore può capitare. 

L’Inter nelle ultime ore ha accelerato su Viviano: secondo lei è una buona scelta?
“Mah, io continuerei su Padelli. Sicuramente Viviano è un buon profilo, però arriva in un ambiente completamente nuovo, mentre Daniele lo conosce già bene ed è lì da tempo, conosce i compagni. L’importante è che lui abbia la fiducia dei compagni: non è l’errore in sé che può cambiare l’opinione. Se i suoi compagni hanno fiducia del loro portiere anche dopo un mezzo errore non succede nulla. Se invece la fiducia viene a mancare allora potrebbe essere deleterio, è solo questo. Poi anche lui deve imporsi caratterialmente, guidando la difesa e facendo sentire la sua presenza riprendendo in mano la situazione. È lì che fa la differenza, l’atteggiamento. Viviano è un signor portiere però, ripeto, io continuerei su Padelli”.

È quindi meglio avere un secondo portiere più esperto rispetto ad un giovane promettente.
“Sì, anche perché il ragazzo è giusto che vada a fare esperienza, per poi tornare quando è pronto per fare il titolare. O sei Donnarumma, che entri a 16 anni e fai così bene, ma di portieri come lui ne nascono pochi. Il carattere che può avere Donnarumma lo vedi in pochi altri, tant’è che è titolare inamovibile da ormai 4-5 anni”.

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