ESONERO GIAMPAOLO/ Sono ore calde in casa Milan. Nonostante la vittoria ottenuta contro il Genoa, il destino di Marco Giampaolo sembra segnato. Come già riportato ieri, la società rossonera avrebbe preso tempo per decidere il futuro dell’allenatore, al momento non rintracciabile e quindi segno evidente che forse un cambiamento repentino non è da escludere nelle prossime ore.

ESONERO GIAMPAOLO, GIOCO E IDEE CONFUSE

3 vittorie in 7 partite, poche per una squadra ambiziosa e di rango come il Milan che la scorsa estate ha speso ancora tanti milioni per cercare di rinforzare una rosa che la scorsa stagione per un punto ha sfiorato la Champions.

Con Marco Giampaolo Boban e Maldini hanno tentato di dare una svolta soprattutto sul piano tattico e del gioco ad una squadra che fino a quel momento era diventato il riflesso della grinta del suo ex allenatore Rino Gattuso, ma le cose non sono andate come da copione.

Tanti cambi di schema, Suso trequartista e un gioco che stenta a decollare. Da soli questi fattori i tifosi hanno capito fin da subito che Giampaolo non avrebbe fatto in tempo ad esprimere la sua filosofia di gioco, e anche in società sembra che Boban sia interventuto nell’intervallo di Milan-Fiorentina, “consigliando” all’allenatore abruzzese di schierare i giovani acquisti del mercato.

Come volevasi dimostrare, il gioiello Leao si è rivelato l’unica nota positiva di quella serataccia e anche contro il Genoa la sua assena dagli 11 titolari ha fatto perplimere la dirigenza rossonera. Nel secondo tempo sempre il portoghese insieme a Paquetà (altro acquisto oneroso di Elliott) hanno fatto la differenza, facendo conquistare tre punti al Milan, ma di fatto screditando le scelte di Giampaolo, sempre più uomo allo sbando.

ESONERO GIAMPOLO, LE ALTERNATIVE

I nomi sul taccuino dei dirigenti rossoneri possono essere contati con una mano, anche perché quelli in circolazione adesso non hanno molta voglia di impelegarsi in una situazione societaria e tecnica così complicata a stagione iniziata. Il sogno rimane Allegri, ma l’alto ingaggio e la caratura internazionale creatasi negli ultimi anni con la Juventus lo rendono irrangiungibile. Boban vuole Spalletti, l’unico ingrado di sistemare la squadra e garante di un possibile piazzamento europeo, ma secondo quanto riporta la Gazzetta stamattina, il tecnico toscano avrebbe fatto sapere ai suoi amici che non ha intenzione di buttarsi nella mischia adesso.

Meno allettanti, ma pu sempre di spessore rimangono sulla lista Garcia, Pioli e Ranieri. Il francese conosce bene il ds Massara e potrebbe dare un contributo importante con la sua verve e le sue idee di gioco. Pioli e Ranieri sono i due classici traghettatori che potrebbero fare al caso del Milan: Pioli è conteso anche dalla Sampdoria (Di Francesco è sulla graticola), ma aspetta solo una chiamata da parte dei rossoneri. Ranieri ha tanta esperienza e verrebbe subito a Milanello, ma ad alcune condizioni.

Insomma, la società si sta muovendo per cercare di riportare il Milan sui giusti binari della stagione, e ciò che ormai pare certo è che Giampaolo non sarà piùil capotreno.

 

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