TM24 – Infantino: “Vi dico la verità sulle dimissioni. Trapani e Altamura? Meritano di vincere. Sancataldese? Una famiglia. Catania? Delusione. Il Messina è la sorpresa”

Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Pietro Infantino ex tecnico, in questa stagione, di Gravina e Sancataldese. Tra gli argomenti trattati le recenti dimissioni dalla squadra pugliese.

Sono passati sette giorni dalle sue dimissioni da allenatore del Gravina. Potrebbe spiegarci le ragioni della sua decisione e la squadra può raggiungere l’obiettivo per il quale era stato scelto? “Questa esperienza l’ho vissuta a 360 gradi e 24 ore su 24. La mia scelta di lasciare è riconducibile alla mancanza di presupposti e divergenze di vedute per proseguire la mia permanenza a Gravina, mi dispiace tantissimo perché si stava facendo un ottimo lavoro. Ho trovato a dicembre una squadra con 9 punti dopo 12 gare ultima in classifica, ho lasciato la squadra in quint’ultima posizione, con le ultime 7 gare avevamo perso solo a Casarano ( con un ricorso ) in 14 gare avevamo conquistato 17 punti (+3 se si vince il ricorso) ma a qualcuno Infantino non andava bene. Siccome nella mia vita ho messo sempre prima credibilità, rispetto e dignità e poi i soldi o i contratti. Sono orgoglioso di appartenere al vecchio calcio, quello della stretta di mano, quello di capire che non sono i contratti che ci legano ma l’opportunità di fare un buon lavoro insieme nel rispetto dei ruoli ed obiettivi”.

Aveva iniziato il campionato con la Sancataldese, con la quale la passata stagione aveva disputato un campionato importante con media punti di quasi 1.70 a partita, cosa è successo dopo? “La Sancataldese per me non è solo una squadra di calcio ma una famiglia dove ho dato tutto me stesso, non mi sentivo solo l’allenatore ma anche dirigente, amico fraterno di una dirigenza di persone perbene, in una città che mi ha stimato e mi ha fatto sentire a casa. Dopo un’annata storica siamo ripartiti da zero con poche riconferme, siamo partiti male anche per colpa mia, si è fatta confusione e ho scelto di interrompere il rapporto. La mia scelta di lasciare è riconducibile a questo legame, nella mia vita ho messo sempre prima l’amicizia e poi i contratti come dicevo prima”.

Ha già avuto contatti con altre società per programmare la prossima stagione? “No, in questo momento devo ancora smaltire questa delusione, sicuramente succederà ma ci dovranno essere i presupposti per fare un buon lavoro nel rispetto delle persone, dei ruoli, delle società che investono soldi e tempo e non negli interessi personali di qualche direttore o dirigente”.

Parliamo del Girone I di Serie D. Dal suo punto di vista il Trapani era imbattibile o le altre potevano fare qualcosa in più? Invece nel Girone H la Team Altamura meriterebbe la vittoria del campionato? “Sicuramente il Trapani ha dimostrato su tutti i fronti di essere la più forte e vorrei fare tantissimi complimenti al presidente Antonini e al mister Torrisi e spero che vincano la Coppa Italia, io ho avuto la possibilità di farla e l’ho persa contro il Matelica. Secondo me anche il Siracusa ha fatto un ottimo campionato, come la Vibonese e LFA Reggio Calabria, anche loro con società importanti. Nel girone H l’Altamura del mio amico Mimmo Giacomarro ha dimostrato di meritare la vittoria finale anche se ci sono squadre come Casarano, Nardò, Fidelis Andria e Martina hanno investito molto, ma sono stati più continui”.

Un suo pensiero sul campionato che stanno disputando Catania e Messina in Serie C? “Campionato difficile molta differenza con la serie D. Il Catania sicuramente ha deluso ha cambiato tre allenatori, per il blasone importante ha l’obbligo di lottare per altri campionati. Invece il Messina, dei miei amici, il Presidente Sciotto e mister Modica sono fino adesso la sorpresa del campionato per risultati, ma soprattutto per il gioco espresso faccio tantissimi complimenti”. CONTINUA A LEGGERE >>>>>>>>>

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