https://www.juventus.com/media/images/news-images/2019-20/partite/_J014376.jpgFoto presa dal sito ufficiale della Juventus

Era la partita più attesa di questa terza giornata di Seria A. Ma la si può riassumere in quattro parole: Vorrei ma non posso. Fiorentina Juventus finisce a reti inviolate, con la squadra viola che forse meritava qualcosa in più.

Qualche occasione per la Fiorentina, con un rimpallo di Chiesa su rinvio del portiere juventino che per poco non si insacca, un inserimento di Dalbert deviato in corner e un tiro di Boateng che finisce di poco sul fondo. Per la Juventus poco o nulla, se non un inserimento di Khedira che per poco non imbecca Ronaldo. Ha vinto la noia insomma. Forse condizionate dal forte caldo, da un vento fastidioso e da un terreno di gioco non perfetto, le due squadre non hanno offerto un grandissimo spettacolo. Per la squadra bianconera pesano gli infortuni di Douglas Costa (6′ primo tempo) e Pjanic (40′ primo tempo).

Nella viola in grande spolvero Ribery e Castrovilli, che ha retto l’urto contro giocatori più esperti di lui (sotto gli occhi attenti del Ct Mancini). Per Montella ci sono tante note positive, a partire dal punto guadagnato con sudore e fatica e una grande volontà generale dei suoi ragazzi. Il progetto sembra valido, anche se ci sono tanti giovani da inserire e si potrebbe pagare lo scotto in termini di esperienza. I tifosi hanno aiutato e daranno una grande mano, ma ancora c’è molto da lavorare.

Per la Juventus tante ombre, con un gioco appannato, movimenti offensivi da rivedere e una condizione fisica che al momento latita. Sono brutti segnali, anche perché mercoledì si gioca al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid (esordio in Champions). C’è tanto da rivedere per Maurizio Sarri (finalmente in panchina), ma il tempo scorre e di sicuro ci vuole una sterzata. Bisogna ritrovare gente come Dybala, Bernardeschi e inserire man mano Ramsey e Rabiot, che possono dare fisico e corsa a un centrocampo stanco.

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