Supercoppa Italiana – La Juve supera il Milan. Per i bianconeri è l’ottavo successo

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Fra poco in campo Juventus e Milan: c’è in palio il primo trofeo dell’anno, ovvero la Supercoppa. L’epilogo della passata stagione: si gioca in Arabia, precisamente a Gedda, al King Abdullah International Stadium, il gioiello, lo stadio nel deserto.

 

1-0 

Ecco di seguito le formazioni:

Juventus (4-3-3): Szczesny; Joao Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur (86′ Bernardeschi), Pjanic (65′ Can), Matuidi; D. Costa, Dybala, Ronaldo. All.: Massimiliano Allefri.
Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Paquetá (71′ Borini); Castillejo (70′ Higuain), Cutrone (79′ Conti), Çalhanoğlu. All.: Gennaro Gattuso.
Marcatori: 61′ Ronaldo.
Ammoniti: Çalhanoğlu (M), Alex Sandro (J), Pjanic (J), Castillejo (M), Calabria (M), Rodriguez (M), Dybala (J). Espulso: Kessié (M) al minuto 74′.
Arbitro: Luca Banti. Stadio: King Abdullah International Stadium (Gedda).

 

Nota di colore: invasione di campo nei primi minuti di gioco da parte di un tifoso; il gioco, a ogni modo, riprende rapidamente. La prima occasione dell’incontro è appannaggio dei bianconeri: Cancelo affonda sulla destra e serve Costa, il quale sfodera uno splendido colpo di interno sul secondo palo mandando di poco a lato. Ci prova anche Cancelo al 20′ inserendosi in area, ma il diagonale non va molto lontano dal secondo palo. I Rossoneri reagiscono intorno al 24′: Szczesny esce a vuoto e per poco Castillejo non lo sorprende con un tiro a giro. La Juve spreca una clamorosa occasione intorno alla mezz’ora: contropiede fulminante in 3 contro 2, palla a Ronaldo a destra che prova a mettere in mezzo, respinge la retroguardia rossonera e Chiellini sbaglia tutto con un tiro dal limite da dimenticare. Gli uomini di Allegri premono e vanno in gol con Matuidi servito da Costa; l’arbitro, però, ferma il gioco per la chiara posizione di offside del francese. La Juve attacca, mentre il Milan è tutto riversato nella propria metà campo: Douglas Costa la mette in mezzo e Ronaldo tenta il colpo in acrobazia e in mezza rovesciata. Il pallone rimbalza davanti a Donnarumma e si spegne sul fondo ancora di un soffio. Il Milan reagisce proprio allo scadere di frazione: Çalhanoğlu conclude in porta dopo una serie di rimpalli in area bianconera, ma Szczesny non si fa sorprendere. Termina, dunque, a reti inviolate il primo tempo.

Milan che sfiora il vantaggio a inizio ripresa: Cutrone si gira spalle alla porta, approfittando di un involontario assist di Pjanic, e palla che si stampa sulla traversa. Rossoneri che, in generale, sembrano essere scesi in campo con un altro piglio, considerata anche l’opportunità sprecata da Kessié che, in superiorità numerica, non serve Paquetá meglio piazzato. Certo la Juve non sta a guardare, specialmente come quando Ronaldo impegna Donnarumma in una respinta forse goffa ma efficace. Poco dopo lo scoccare del 60′ Ronaldo va in gol di testa ben servito da Pjanic con un tocco sotto. Non c’è fuorigioco e il VAR convalida il vantaggio bianconero. I Bianconeri si galvanizzano e trovano anche il raddoppio ma Dybala viene fermato in fuorigioco. Poco dopo il 70′ Kessié viene ammonito per una entrata pericolosissima su Can; poi, il direttore di gara consulta il VAR ed estrae il cartellino rosso: Milan in dieci. I Rossoneri provano comunque a reagire e trovano una fiammata nei minuti finali: Conti cade in area su un contrasto con Can, il Milan reclama il rigore ma Banti è inflessibile. Finisce qui: la Juventus vince la sua ottava Supercoppa Italiana.

 

 

 

Autore

  • Antonio Ioppolo

    Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

By Antonio Ioppolo

Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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