Tridico: “Sito INPS in tilt? Ora funziona”

Il Governo sta per annunciare il nuovo Decreto, ideato co l’intenzione di rafforzare il pacchetto di aiuti destinato ad imprese e lavoratori. Con ogni probabilità, questo Decreto conterrà anche un nuovo Reddito di Emergenza.

Pasquale Tridico, il Presidente dell’INPS, è stato intervistato telefonicamente dai colleghi del Corriere.

L’INPS è in grado di far fronte a questi nuovi adempimenti, dopo la cattiva prova offerta il primo aprile, quando il sito andò in tilt?

Forse non ci si rende conto dello sforzo che sta facendo l’Istituto. Io non ci dormo la notte per fare in modo di pagare subito tutte le prestazioni. Abbiamo già liquidato 3,5 milioni di bonus da 600 euro per autonomi, professionisti, co-co-co, agricoli e spettacolo, e istruito buona parte delle domande di cassa integrazione. Parliamo di oltre 4,5 milioni di lavoratori cui la cassa è stata anticipata dalle aziende e che stiamo conguagliando, e di oltre 200 mila cui l’abbiamo già pagata noi. L’INPS sta accelerando al massimo, tenuto conto che ci sono 4 passaggi obbligati: richiesta di cassa, autorizzazione, trasmissione dei nominativi dei lavoratori, pagamento della prestazione. Prestazioni per 11 milioni di individui, che l’INPS di solito gestisce in 5-7 anni, e che stiamo gestendo in 1 mese”.

Sul sito in tilt:

Sì, il sito ha avuto difficoltà e creato disservizi il primo giorno. Di questo ho chiesto scusa in Parlamento, e ho spiegato anche i ripetuti attacchi hacker subiti e il contesto di emergenza in cui abbiamo operato. Ora tutto funziona regolarmente grazie ai nostri dipendenti: quelli in smart working e quelli che, come dico io, stanno in house working. House Working significa che, insieme a me, ci sono informatici ed altri dipendenti che stanno nelle sedi a orario continuato e, ogni tanto, vanno a casa per farsi una doccia e salutare i familiari. Stiamo lavorando così per dare una risposta a tutti i cittadini in una situazione senza precedenti”.

 

Difficoltà all’orizzonte?

Ce la farete con le richieste che arriveranno dopo il prossimo decreto?

“Sì. Il bonus 600 euro, che probabilmente verrà prorogato per aprile e maggio, possiamo pagarlo in automatico, senza che il lavoratore presenti una nuova domanda. Siamo pronti anche sul resto.”

Sulla cig in deroga tarda:

“Non possiamo far nulla se le Regioni non ci trasferiscono i decreti. Non appena lo fanno, ci impegniamo a pagare in 30 giorni. I primi flussi arrivati, sono in pagamento“.

E se arrivasse anche il Reddito di Emergenza…

Abbiamo gestito quello di cittadinanza, che oggi va a 1,1 milioni di famiglie per 2,5 milioni di persone. Non ci credeva nessuno. Gestiremo anche il Reddito di Emergenza“.

 

L’Isee

Come Funzionerà il Reddito di Emergenza? Lei ha una proposta?

“Questo lo deciderà il Governo. Io credo si possa pensare a uno strumento temporaneo di 2/3 mesi per dare sostegno a quelle famiglie che non hanno accesso al Reddito di Cittadinanza perché con Isee superiore a 9.360 euro”.

Un assegno per le famiglie con Isee superiore?

“Sì, per esempio fino a 15 mila euro, a patto, però, che non siano beneficiarie di alcuna prestazione pensionistica, né abbiano redditi da lavoro o sussidi (ammortizzatori e indennità). Insomma, i poveri aggiuntivi da Coronavirus“.

Tridico: “Aiutare le famiglie e ripartire”

Per concludere, il Presidente dell’INPS risponde alle ultime due domande del giornalista del Corriere.

Dando alle famiglie 500/600 euro al mese, si spenderebbero 1,5/1,8 miliardi in tre mesi…

Mi sembrerebbe un intervento ragionevole per aiutare chi è in difficoltà ed è rimasto escluso dai provvedimenti presi finora dal governo”.

Pd e Iv frenano: temono provvedimenti assistenziali che allontanino da una vera ripartenza dell’economia. Lei come la pensa?

Che ci vogliono tutte e due le cose: aiutare le famiglie in difficoltà e ripartire gradualmente. Nella fase 2 conteranno molto i consumi delle famiglie, e la necessità di sostenere la domanda aggregata per aiutare la ripresa”.

 

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