INPS – Bonus 600€: molti utenti ancora “in attesa di esito”. Cosa significa?

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Bonus INPS “in attesa di esito”

Come ormai sappiamo, da qualche giorno è possibile visionare lo stato della propria domanda per il bonus INPS da 600€, tramite il sito dell’Istituto di Previdenza.

Dal sito, è possibile accedere al proprio profilo tramite SPID o PIN personale. Eseguendo questa procedura, molti utenti si sono ritrovati la voce “in attesa di esito”. Ma cosa significa esattamente?

 

INPS chiarisce

Per avere delle risposte, diversi utenti si sono rivolti, tramite Twitter, al profilo ufficiale dell’INPS. L’ente previdenziale ha prontamente risposto ad ognuno: “La sua domanda è già stata presa in carico ed elaborata nella prima fase. Ora si trova in fase di supplemento di istruttoria per la verifica di alcuni dati. Tra qualche giorno le verrà data comunicazione dell’esito e ogni altra informazione utile”.

Quel che è certo è che bisognerà attendere ancora e che questo problema riscontrato da molti non sta a significare un rifiuto della propria richiesta per l’ottenimento del bonus.

In poche parole, la definizione “in attesa di esito” sta ad indicare la presa in carico della richiesta dell’utente e la verifica della propria posizione fiscale.

La stessa INPS, in data 21 aprile, aveva postato, tramite un tweet, un comunicato: “Ad oggi, martedì 21 aprile, INPS ha ricevuto più di 4.410.820 domande di indennità 600 euro. Di queste, 3.452.050 sono state pagate, 32.919 hanno iban in correzione e 958.000 sono in lavorazione. Le domande in lavorazione e in correzione verranno presto liquidate se i beneficiari sono in possesso dei requisiti. Non abbiamo indicazioni specifiche sulla tempistica che può variare da pratica a pratica”.

 

Nessun ordine cronologico

L’INPS, tramite comunicato ufficiale sul proprio profilo Twitter, ha chiarito un altro importante punto. Il discorso si riferisce ai pagamenti non arriveranno ai beneficiari in ordine cronologico. Nello specifico: “Il pagamento non avviene in ordine di presentazione delle domande”.

In sostanza, chi avesse presentato la domanda per il bonus in data 1 aprile 2020, non è garantito che possa ricevere l’accredito prima di chi ha fatto richiesta nei giorni successivi.

 

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