Si gioca Virtus Entella-Carrarese, valevole per i sedicesimi di finale della Coppa Italia di Serie C. Gara a eliminazione diretta: liguri quinti nel Girone A, ma con ben sei gare da recuperare, reduci dalla vittoria interna col Cuneo; toscani terzi e con alle spalle la sconfitta incassata a Busto Arsizio contro la Pro Patria.

3-4

Virtus Entella (4-3-1-2): Siaulys; Reale, Bonini, Nardelli (69′ Migliorelli), Brunozzi (88′ Costa); Andreis (87′ Meazzi), Di Cosmo, Puntoriere (53′ Vianni); Martinho; De Rigo (67′ Lipani), Petrovic. All.: Roberto Boscaglia.
Cararrese (4-2-3-1): Mazzini; Carissoni (64′ L. Ricci), Varga, Alari, G. Ricci (73′ Karkalis); Agyei, Cardoselli; Valente (63′ Maccarone), Piscopo (46′ Bentivegna), Latte Lath; Biasci. All.: Silvio Baldini.
Marcatori: 5′ Valente (C), 15′ Biasci (C), 31′ Piscopo (C), 44′ Biasci (C), 81′ Vianni (V), 82′ Di Cosmo (V), 84′ Vianni (V).
Ammoniti: Di Cosmo (V), Karkalis (C).

 

LA CRONACA CON LE AZIONI SALIENTI – Contundenti i toscani che ne fanno ben tre in mezz’ora. Inizia Valente con una gran conclusione che batte Siaulys; prosegue per il raddoppio Biasci, il quale insacca sfruttando al massimo uno splendido lancio di Cardoselli, e Piscopo firma il colpo di grazia. Gli uomini di Baldini non si fermano e centrano il poker sullo scadere: è Biasci a segnare al termine di una pregevole manovra avvolgente. Nella ripresa i liguri provano a dare una prova d’orgoglio ma né Petrovic né Martinho hanno fortuna. Ci pensano però il giovane Vianni, classe 2001, e Di Cosmo a rendere la giornata dell’Entella meno buia e vanno a rete nel giro di due minuti. La gara si infiamma e l’Entella fa anche il terzo gol: ancora Vianni a infiammare il pubblico di casa. A tempo scaduto Petrovic ha il pallone per concretizzare una incredibile rimonta, ma Mazzini strepitoso salva i suoi. La speranza di rimonta, dunque, finisce qui: passa la Carrarese.

 

Autore

  • Antonio Ioppolo

    Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

Di Antonio Ioppolo

Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.