TM24 – Sferrazza: “Ritorno nel calcio? Vi spiego. Canicattì? Il mio ricordo più bello…”

Abbiamo intervistato in esclusiva l’ex presidente del Canicattì Gioacchino Sferrazza, queste le sue dichiarazioni:

Cosa ne pensa dell’evoluzione che ha avuto il calcio negli ultimi anni?

“Che ha fatto bene tutte queste nuove regole, per esempio il VAR, i portieri che non prendono più la palla con le mani, i falli da dietro… ma penso che se ci fossero state queste queste regole ai tempi di Maradona o Baggio… avrebbero finito la partita in sette.”

Il ricordo più bello che ha vissuto da presidente?

“Da presidente del Canicattì calcio, la vittoria del campionato di  Eccellenza con conseguente promozione in Serie D.  Dopo che nel girone di andata avevamo 9 punti in meno della Nissa.”

La partita più emozionante che ha vissuto?

“La partita più importante ed emozionante che ho vissuto è stata a Megara Agusta, dove ho segnato il goal che al 90 percento ci garantiva la vittoria del campionato. E andare sotto la gradinata a festeggiare con loro (i tifosi, ndr.), perchè senza i tifosi e soprattutto gli ultras non si fa tanta strada.”

Vorrebbe tornare nel calcio?

In tanti mi hanno proposto di entrare dalla finestra ma se un giorno rientrerò sarà dalla porta principale.

Cosa serve al calcio siciliano per alzare il livello, magari cercando di tornare ai vecchi fasti delle tre siciliane in Serie A?

“Palermo e Catania hanno bisogno soprattutto di persone del posto che mettono cuore e passione e capacità calcistica, magari accanto a questi presidenti che hanno un buon
portafoglio.
Ma secondo me i tifosi non mancano mai, ma i direttori sportivi devono conoscere la realtà siciliana.
Secondo me anche il Trapani dirà la sua nell’arco del tempo.
E, visto che ci siamo, mi permetto di dire che è arrivato il momento di fare uno stadio come si deve a Canicattì. Perché i tifosi, che sono in tanti, ma soprattutto gli ultras biancorossi: i racinari, meritano questo stadio nuovo.”

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