TM24 – Boseica: “Torino? Vi racconto la mia passione. Vanoli? Vi dico la mia”

Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Emilia Boseica, tifosa del Toro ma più in generale appassionata di calcio. La sua vita è tra stadi e campi, perché se da un lato il calcio professionistico è una passione che coltiva in ottica di renderlo un lavoro, il calcio dilettantistico lo è già. Lavora infatti per la pagina UDAS Dilettanti allo sbaraglio che rappresenta un punto di riferimento nel calcio dilettantistico piemontese. Ha gli obiettivi ben chiari però e vuole raggiungere anche altri palcoscenici: ad oggi sfrutta i mezzi che ha a disposizione per coltivare e condividere la sua passione per i colori granata, con l’obiettivo di ampliare il tutto ancora di più.

Parlaci della tua collaborazione con i Dilettanti alla Sbaraglio? “Dilettanti allo sbaraglio é il mio lavoro ma anche ormai la mia famiglia da due più di due anni. La pagina esiste da decenni: uno dei due fondatori, Daniele, é ancora presente nel team, e poi l’altra figura è rappresenta da Alessandro che si occupa della parte marketing, sponsor. Siamo tre personalità e caratteri diversi ma funzioniamo. Sono entrata a farne parte proprio grazie ad Alessandro che avevo conosciuto anni prima in un evento in cui facevo la hostess: sapeva della mia passione per il calcio e mi ha coinvolto. La prima volta mi aveva coinvolto poco prima del covid, io all’epoca avevo iniziato la mia prima esperienza nel mondo dilettantistico come addetta stampa. Poi causa pandemia la collaborazione si era interrotta fino a più di due anni fa quando mi ha richiamato e reintegrato pienamente nel progetto. Abbiamo ampliato la pagina con nuovi progetti e format che curo io personalmente in linea di massima. La stagione scorsa è stata pazzesca: ero sempre su un campo, dalla serie d alla terza categoria mi sono vista tutte le partite che potessi. Ho conosciuto tantissime persone! E quella é sempre una parte bellissima. Il mondo dei dilettanti é un mondo che merita di essere vissuto perché ha molte sfaccettature belle. Attualmente stiamo facendo anche un torneo a 8 estivo che ormai è un punto di riferimento: dal lunedì al venerdì sono praticamente tutti i giorni sul campo e questo mi piace tantissimo!”

Come vedi il Mercato del Torino quest’anno? Che allenatore preferisci? “E’ quasi certo che arriverà Vanoli, in attesa che venga pagata la clausola di rescissione di 1 mln col Venezia. Personalmente do sempre fiducia a chi veste la maglia della mia squadra, non parto mai prevenuta. Il campo poi è il miglior giudice. Col Venezia ha fatto un lavoro splendido in due stagioni. Paolo ha lavorato anche molto ed a stretto contatto anche con Antonio Conte e questo è sicuramente a suo favore. Predilige tendenzialmente il 3-5-2 o il 3-4-2-1 quindi a livello di modulo non sarà diverso rispetto a quello a cui ultimamente eravamo abitutati. Banale dirlo ma dipenderà momlto dagli interpreti. Penso che uno dei migliori “acquisti” che avremo sarà il ritorno di Schuurs. Non vedo l’ora rientri. La situazione Buongiorno poi sarà determinante ma cose ne sarà di lui lo sapremo dopo l’europeo. Sicuramente il primo acquisto da fare è un esterno mancino: su quello siamo deficitari da troppo ormai. In attacco anche andrà preso qualcuno che posso affiancare a Zapata. Sanabria penso sia in partenza, così come Pellegri quindi anche per una questione numerica andranno sostituiti. Stiamo per iniziare un nuovo capitolo, con un nuovo allenatore e dovranno esserci anche nuovi interpreti, si spera all’altezza. A me piacciono molto anche i colpi a basso profilo che poi in campo scopri siano una bella sorpresa. Vedremo come lavorerà la società a riguardo.

Come è nata la tua passione per il calcio e ssoprattutto per il Torino? “Grazie a mio papà. Nel 2011 mi aveva portato per la prima volta allo stadio ed è stato amore a prima vista. Prima di allora non seguivo minimamente il calcio. Lui non aveva nemmeno condiviso questa passione, sapevo solo tifasse Toro ma nulla più. Quel giorno volle tornare allo stadio dopo tempo e coinvolse tutta la famiglia. Col Toro è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Mi piacque quella serata allo stadio e nelle settimane a seguire andavamo ogni tanto comprando i biglietti. Poi a fine stagione ci abbonammo. Da lì sempre stati abbonati (sono 13 anni ormai). L’amore poi si è sempre più sviluppato col passare del tempo: ho iniziato ad approfondire la cosa visto che partivo completamente da zero. E  con gli anni ho capito che il calcio è la mia vita, la mia passione più grande che voglio trasfomare a 360 gradi in un lavoro. Qualsiasi cosa faccia riguardo al calcio non mi pesa ma anzi, mi fa sentire viva.

Secondo Lei le convocazione di Spaletti sono giuste? “Non condivido molto la scelta di Fagioli. Penso sia un ragazzo con ottime qualità che ha ampi margini di crescita, però credo che la convocazione non sia avvenuta con meritocrazia. Il ragazzo viene da una squalifica per illecito sportivo, non fa una partita ufficiale da mesi e poi viene portato all’europeo… Fa storcere un po’ il naso. Da granata sono contenta per la convocazione di Bellanova e Buongiorno ma obiettivamente parlando, vista la stagione fatta, penso sia anche meritata. Mi ha fatto piacere la pre-convocazione di Ricci però comprendo anche che non se lo sia portato all’Europeo: Samuele è un ragazzo in cui credo molto ma questa stagione, anche a causa di infortuni, non è stato molto continuo. Punto e credo molto in lui. Meritata anche la convocazione di Calafiori e Folorunsho in linea con l’annata fatta. Per questo avrei però portato anche Orsolini. La porta è il reparto in cui siamo meglio messi. Vicario e Donnarumma non hanno bisogno di presentazioni; mi piacciono molto anche Di Gregorio e Carnesecchi, forse ad uno dei due avrei dato una possibilità ma comprendo che qua Luciano abbia veramente l’imbarazzo della scelta”.

Vuoi ringraziare qualcuno? “Tutti quelli che mi seguono. Ho una piccola comunity ma molto fidata e sono felice di questo”.

I tuoi sogni futuri? “Il mio sogno nel cassetto è fare la presentatrice. Cercherò di far si che da sogno diventi realtà. Ad oggi cerco di sfruttare i mezzi che abbiamo a disposizione, quindi i social e le piattaforme, seppur vorrei iniziare a farlo meglio. Ma la meta è ben chiara”. Continua a leggere

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