TM24 – Amata: “Il Città di Sant’Agata punta ai play off. La nostra forza sono le scelte mirate fatte con poche risorse”

TM24 – Amata: “Il Città di Sant’Agata punta ai play off. La nostra forza sono le scelte mirate fatte con poche risorse”

Intervistato, in esclusiva per Tuttomercato24.com, il dg del Città di Sant’Agata, Gianluca Amata, il quale fa il punto sulla sua squadra tra le principali protagoniste da anni nel Girone I del campionato di Serie D.

 

Da anni siete ai vertici del campionato di Serie D, qual è il vostro punto di forza?
“La nostra forza sono le poche risorse economiche a disposizione, sembrerà un ossimoro ma sapere che hai poco da spendere, che non puoi sbagliare, che dobbiamo avere le idee chiare in quanto non c’è margine di errore, ci fa compiere scelte consapevoli, sostenibili e soprattutto condivise. Abbiamo programmato sempre cercando di scegliere prima l’uomo e poi l’allenatore, il giocatore, il preparatore, il magazziniere, questo un punto fermo. Tutto tramite analisi e studio dei profili idonei, da parte mia per la parte non sportiva, del DS Meli per quella tecnica”.

Una stagione che vi sta vedendo protagonisti con risultati importanti, puntate ai play off?
“Puntiamo ai play off, perché senza obiettivi da raggiungere non trovi le motivazioni spesso, lo staff e la squadra hanno bisogno di capitalizzare il grande lavoro fatto attraverso obiettivi di prestigio, per le loro carriere, per tenere alto il blasone di questa società”.

State valorizzando tanti giovani è questo il vostro obiettivo principale?
“Sì la valorizzazione dei giovani è l’unica scelta possibile per poter sostenere un campionato così importante dal punto di vista economico, organizzativo, logistico, una scelta obbligata per noi, ma per riuscirci devi trovarli, prepararli e fargli raggiungere livelli importati, e li c’è il grande lavoro del DS Meli, del mister Facciolo e del suo staff”.

Vi aspettate una risposta migliore da parte del pubblico, visto il proclamo degli scorsi giorni dove chiedevate maggiore supporto in termini di presenze allo stadio?
“Senza pubblico, senza entusiasmo, senza la vicinanza del paese e del territorio non abbiamo motivo di continuare a fare calcio, siamo dopolavoristi e facciamo tutto per passione e piacere, non c’è alcuna figura retribuita in società, pertanto ci nutriamo di entusiasmo ed energia che dobbiamo necessariamente prendere da chi sta attorno a noi, se vicino a noi non c’è nessuno, o ci sono poche decine di persone, è meglio che curiamo le nostre attività e non sicuramente altro”.

Cosa pensa di un progetto che potrebbe coinvolgere piu squadre locali (e sponsor) che potrebbe ambire a campionati più prestigiosi?”Noi già rappresentiamo un territorio, siamo il “vertice” sportivo di un vasto comprensorio, chi vuole, chi può, chi giudica positivamente il nostro lavoro ed i nostri risultati può sostenere il progetto, noi fin qui siamo arrivati e abbiamo dimostrato di saperci stare, oltre non possiamo riuscire, pertanto la “base” è pronta, per aggiungere “l’altezza” servono tante ed importanti rosolare umane ed economiche, sarei felice di riuscire a farlo”.

Come vive questa esperienza a livello personale?
“Personalmente, dopo la mia famiglia e la mia professione, ritengo che questa esperienza sia la più bella, entusiasmante, completa sotto tutti i punti di vista che ho fatto nella mia vita, mi sta dando tanto umanamente e socialmente. Un’attività che mi ha permesso di far conoscere e portare alla ribalta nazionale Sant’Agata di Militello, il mio paese, che amo e che mi lusinga rappresentare nello sport, insieme ad amici veri che sono al mio fianco in questa esperienza unica”.

 

 

 

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