Pergolettese, la salvezza diretta affidata all’esperienza del samurai Mariano Arini

37 anni suonati, uno dei veterani della Lega Pro, Mariano Arini è il giocatore simbolo di una Pergolettese che insegue la salvezza diretta nel girone A.

Il taglio di capelli è inconfondibile, stile samurai, in campo lo spirito battagliero è immutato.

Alla terza stagione a Crema, dove ormai ha trovato la sua dimensione, vive infatti a Cremona con la famiglia, il metronomo ex Avellino e Spal è l’uomo si cui contare per portare a casa un obiettivo ampiamente alla portata degli uomini di Matteo Abate.

Indimenticabili, per Arini, in una carriera di tutto rispetto, sia le quattro stagioni di fila in Irpinia, alla corte del presidente Taccone, con la maglia di un Avellino (promozione tra i cadetti targata Rastelli da protagonista) dove la tifoseria non lo ha mai dimenticato, sia i tre anni vissuti con la Cremonese, intervallati dalle due stagioni con la Spal. In totale 7 campionati di B consecutivi da assoluto protagonista.

La voglia di far bene c’è ancora tutta, rispetto a inizio carriera Arini gioca molto più arretrato e c’è da dire che davanti alla difesa ha trovato una seconda giovinezza. Mariano, che da giovanissimo esordì con il Napoli in prima squadra contro il Foggia, subentrando a Ignacio Pià, nel match di ritorno dei sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie C nella stagione 2005-2006, ha militato anche con Aversa Normanna e Andria, prima di esplodere con l’Avellino, dove formò per anni l’ossatura di una squadra che aveva i suoi simboli in gente come Biancolino, D’Angelo e Castaldo.

La Pergolettese è ora la sua casa e il gladiatore Arini farà di tutto per regalare ai suoi una salvezza diretta senza passare per i play-out.

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