Pensioni – A maggio versamenti anticipati, over 75 “pensione a domicilio”

Pensioni anticipate, e gli over 75…

Così come successo nel mese di aprile, anche a maggio il pagamento delle pensioni verrà anticipato all’ultima settimana del mese precedente. Le pensioni di maggio saranno pagate, quindi, dal 27 al 30 aprile.

L’importo spettante della pensione sarà versato su conti e libretti, per chi li avesse, oppure recandosi personalmente agli sportelli.

Per proteggere le fasce più deboli dall’emergenza sanitaria in corso, Poste Italiane ha concordato una convenzione con l’Arma dei Carabinieri.

Nel dettaglio si legge: “Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione. L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro. L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari dalla commissione di reati a loro danno, quali, truffe, rapine e scippi. In base alla convenzione appena sottoscritta i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni. La collaborazione è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili. Il risultato è scaturito dalla capacità dei Carabinieri e degli operatori di Poste Italiane di intercettare i fabbisogni della popolazione e riuscire, grazie alla presenza capillare sia dei Comandi Stazione Carabinieri sia degli Uffici Postali sull’intero territorio nazionale, a fornire un servizio efficace e solidale. L’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19“.

 

Quota 100 Pensioni

Le pensioni anticipate dei lavoratori dipendenti è passate da oltre 7.000 nel primo trimestre 2019 a oltre 16.000 nel primo trimestre 2020. Nel frattempo, però, è entrata in vigore anche la quota 100 Pensioni che, a partire dall’1 aprile 2019, viene erogata.

Quota 100 Pensioni ha in progetto di creare nuovi posti di lavoro nelle scuole. Si tratta di 4.500 posti da assegnare ad insegnanti, vincitori di concorso o persone presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che lo scorso settembre non hanno potuto occupare questi posti perchè non messi a disposizione.

Questa misura è al momento al secondo anno di sperimentazione, dopo di che ne seguirà un terzo – 2021 -. Il triennio in sperimentazione era stato previsto dal governo Lega-M5S. E dopo il triennio? Alcune parti politiche stanno pensando di introdurre il Quota 41, cioè mandare tutti in pensione una volta raggiunti 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età.

IL Quota 41, però, resta momentaneamente sospeso a causa dell’emergenza sanitaria in atto che ha come conseguenza anzi una crisi economica del nostro Paese. In sostanza, ae priorità sarà quella di dare liquidità a lavoratori, famiglie ed imprese.

 

Rivalutazione pensioni

A partire da aprile 2020, gli assegni delle pensioni INPS cresceranno grazie alla rivalutazione del 100% dell’indice Istat, riconosciuto a tutti i beneficiari fino a quattro volte il minimo erogato dall’INPS che, in merito a questo tema, emmette il seguente comunicato: “L’INPS comunica che, con la mensilità di aprile 2020, sarà posta in pagamento la pensione nella misura stabilita dalla legge di bilancio. La legge di bilancio 2020 ha introdotto un nuovo meccanismo di rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici per il triennio 2019-2021, parzialmente diverso da quello applicato in occasione della prima rata di gennaio 2020. La novità consiste nell’eliminazione della fascia di rivalutazione delle pensioni comprese fra tre e quattro volte il trattamento minimo, che viene ora accorpata alla fascia di rivalutazione pari al 100% dell’indice di rivalutazione. Conseguentemente è stata effettuata unaseconda operazione di rivalutazione solo per i pensionati i cui trattamenti complessivi si collocano nella fascia compresa fra tre e quattro volte il trattamento minimo. A questi pensionati, nel mese di aprile, saranno corrisposti anche gliarretrati da gennaio a marzo, oltre all’adeguamento della relativa mensilità. Sarà a breve pubblicata la circolare illustrativa dell’operazione. Infine, l’Istituto ricorda a tutti i pensionati che il pagamento della rata mensile di pensione sarà effettuato, come da calendario, il primo giorno bancabile del mese, quindi mercoledì 1 aprile 2020″. 

 

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