INPS – Riprendono gli accertamenti per le pensioni di invalidità

Il riconoscimento delle pensioni di invalidità è stato bloccato, causa COVID-19, per diversi mesi. Molti di coloro che hanno fatto domanda per l’accertamento di un’invalidità civile – così eventualmente da vedersi riconosciuto un assegno ordinario di invalidità – sono stati messi in stand by visto che a causa della crisi epidemiologica da COVID-19 tutte le visite di questo tipo sono state sospese.

Tuttavia, come annunciato dall’INPS con il messaggio 2330/2020, le pensioni riconosciute agli invalidi civili – ovvero quel trattamento di natura assistenziale che viene riconosciuto indipendentemente dalla presenza di contributi previdenziali – stanno per essere sbloccate. Infatti, “a seguito del progressivo e graduale superamento della prima fase emergenziale legata alla crisi epidemiologica da COVID-19” a decorrere dal pochi giorni sono stati riaperti i canali di comunicazione legati agli accertamenti medico-legali delle ASL, sia per quando riguarda i primi accertamenti che per coloro che chiedono il riconoscimento di un aggravamento.

Come annunciato dall’INPS nel messaggio 2330/2020, le ASL possono riprendere le attività di calendarizzazione delle suddette visite (tramite il sistema VOA) secondo le solite modalità. I soggetti che verranno chiamati a visita, quindi, riceveranno sia una lettera di convocazione per Posta, che un SMS in prossimità dell’appuntamento come promemoria.

Quindi, per tutte le visite che le ASL programmeranno nel momento della riapertura, il sistema procederà ad inviare le relative comunicazioni ai cittadini secondo le regole consuete. Come spiegato dall’INPS, la comunicazione verrà inviata a tutte le visite programmate dopo la riapertura, indipendentemente dalla data in cui queste sono state calendarizzate. Per questo motivo, qualora le ASL non volessero effettuare queste visite dovranno disdire manualmente la convocazione.

Come anticipato, agli invalidi civili – così ad altre categorie che vedremo di seguito – spetta un assegno di natura assistenziale erogato dopo l’accertamento dell’invalidità da parte delle ASL competenti. La visita di accertamento, così come quella di un’eventuale aggravio, è quindi necessaria ai fini del riconoscimento di questo ammortizzatore sociale.

L’assegno ordinario di invalidità spetta a coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 67 anni che hanno un’invalidità accertata almeno al 74%. Al di sotto dei 18 anni, invece, spetta quella che si definisce indennità di frequenza.

Ci sono comunque dei limiti reddituali da soddisfare per avere diritto a queste prestazioni; ad esempio, per la pensione per invalidi civili parziale (per chi ha una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99%) è di 4.926,35€. Per tutte le informazioni in merito, ossia su importi e requisiti dei vari trattamenti, ecco una tabella riepilogativa.

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