
Era il 12 aprile del 2017, il primo derby cinese con orario insolito proprio per garantire la diretta nel Sol Levante ma sembra passato molto tempo dal gol all’ultimo respiro di Zapata e dell’esultanza del neo proprietario Li.
A distanza di nemmeno 2 anni, invece, tutto è cambiato per il Milan, i cinesi non ci sono più (per fortuna) e nemmeno il duo Mirabelli-Fassone, quelli del passiamo alle cose formali, del buco di bilancio, degli acquisti flop da 65 milioni (Kalinic e Bonucci), sono stati esonerati dai loro incarichi dopo un fallimento totale sia dal punto di vista tecnico che economico.
La guida della società oggi è nelle mani del fondo statunitense Elliott che ha affidato la guida a Leonardo e alla bandiera Maldini, un duo che fornisce garanzie di competenza e conoscenza del calcio nazionale e internazionale, con risultati evidenti come dimostra la campagna acquisti che seppur condotta in pochissimo tempo ha portato in rosa giocatori di livello mondiale come Higuain e giovani di grandissima prospettiva come Caldara e Castillejo, oltre che a Paquetà talento brasiliano seguito dalle più grandi squadre europee come Real e City, hanno ristabilito la normalità nella gestione economica e finanziaria, anche grazie agli sforzi della proprietà che attraverso aumenti di capitale ha ripianato i debiti e ridato solidità alla società, caratteristica fondamentale anche in vista del Fair Play finanziario, oggi davanti l’Uefa va una società, solida, ben definita e sopratutto chiarissima, tutto il contrario della proprietà cinese.
La “prima” di Elliott nel derby non può che essere molto sentita dai tifosi che finalmente vedono il Milan ritornare nel panorama italiano con un progetto giovane e serio, una programmazione curata nei minimi particolari con gente da Milan, che dal 1 dicembre conterà pure su Gadizis il top manager per strategia marketing e finanziaria, con lui arriverà anche l’aumento della sponsorizzazione di Fly Emirates e chissà forse pure Ramsey, perchè il MIlan sta tornando, aspettando Ibra e con un derby da vincere da sfavorito per i suoi tifosi.
Romagnoli, Suso, Bonaventura e HIguain i leader di questa squadra hanno caricato l’ambiente con dichiarazioni d’amore verso i colori rossoneri e verso il mister Gattuso, perno del progetto di Leonardo e Maldini, perchè per ritornare grandi serve anche l’esperienza di chi come Gattuso con quella maglia ha vinto tutto quello che era possibile.