Ritorna l’Europa League per la Roma. I capitolini giocheranno la seconda gara del loro girone in trasferta, con l’obiettivo di portare a casa i tre punti. Ci sarà qualche piccolo problema di formazione, a causa degli infortuni occorsi in settimana. Tocca come sempre a Fonseca presentare la gara nei minimi dettagli. Il tecnico è consapevole che una vittoria potrebbe già indirizzare la qualificazione in direzione Trigoria.

Ecco le dichiarazioni, riprese dal sito ufficiale della società:

“Sarà una partita difficile, contro un avversario che ha vinto 4-0 contro il Borussia Monchengladbach. Una squadra di qualità: ho avuto modo di vedere quella sfida e il risultato ha messo in risalto il valore del Wolsfberg, sono stati aggressivi in fase difensiva e molto forti in contropiede. Abbiamo visto diverse partite loro, come facciamo con gli altri avversari: con la vittoria sorprendente contro il Borussia hanno dimostrato di essere un gruppo di livello.

Quello che conta è la prossima partita, scenderemo in campo con l’ambizione di vincere, senza pensare e guardare troppo avanti. È importante vincere senza fare conti. Per quanto riguarda le assenze, ci sono altri calciatori che godono della mia fiducia e sono convinto che faremo una buona partita.Miki aveva già un fastidio all’adduttore e questa densità di partite non ha aiutato. Lo avevamo fermato contro l’Atalanta a scopo preventivo per farlo recuperare totalmente, cosa che ha fatto: stava bene. Contro il Lecce si è presentato questo problema, che è un normale risentimento.

Mi volete costringere a rivelarvi la formazione? Vi farò una concessione, ho detto chiaramente che sia Kolarov sia Dzeko tireranno il fiato, quindi è evidente che Kalinic comincerà la partita: sta meglio fisicamente.

“Nei giorni scorsi qualcuno mi aveva detto la stessa cosa, che avremmo affrontato l’Atalanta d’Austria. Dal punto di vista fisico sono forti e aggressivi, ma credo sia leggermente diverso rispetto alla squadra di Gasperini. Non giocano uomo contro uomo a tutto campo, ma noi abbiamo preparato la partita tenendo conto di tutti questi aspetti. Sono reattivi, pressano quando perdono palla e sono molto presenti nei duelli fisici.

I centrali di difesa sono un po’ come i centrocampisti. Non mi concentro sulle coppie fisse ma sulla partita e su chi sta meglio pe raffrontarla”.

 

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