Barcellona-Napoli, rimpianti e recriminazioni sul pessimo arbitraggio: direttore di gara bocciato da chiunque

Un Napoli coraggioso a tratti, sfortunato, ma anche preso dalla distrazione saluta la Champions League e come se non bastasse anche la nuova edizione del mondiale per club: contro il Barcellona gli Azzurri però possono rammaricarsi anche per alcune decisioni arbitrali dell’olandese Makkelie, bocciato dalle moviole italiane. Unanimità di giudizio in occasione del rigore non assegnato a Osimhen per il contatto di Cubarsi: step on foot, ma l’arbitro non va neanche al VAR.

«Non è stata convincente la direzione di gara di Makkelie – commenta Cesari su Canale 5 – per me è insufficiente. Nell’occasione del rigore chiesto da Osimhen c’è contatto tra i due piedi e il centrale del Barcellona va anche a pestare il piede dell’attaccante azzurro, quindi per me gli estremi del calcio di rigore ci sono eccome. Stupisce anche il silenzio del VAR, ha tutto il tempo che vuole per rivedere l’azione. Anche l’assistente poteva intervenire, magari incoraggiando l’arbitro a chiamare il VAR. Anche il gol dell’1-0 è irregolare: tutto nasce da un fallo fischiato a favore del Barcellona, per fallo di Traorè di Lopez. Non c’è assolutamente fallo e, 15 secondi dopo, il Barça segna. Infine manca un rosso a Christensen: l’arbitro si preoccupa del fuorigioco di Osimhen, non dell’intervento di Christensen su Lobotka. Più che il giallo, ci sta il rosso».

Dello stesso avviso Capello a Sky Sport: «Io non sono per i rigori, non sono per i rigorini, ma l’arbitro non è stato 50 e 50 e il fallo su Osimhen era da sanzionare col calcio di rigore».

Anche i quotidiani bocciano la direzione del fischietto olandese, con voti che vanno dal 5.5 di Tuttosport, al 4.5 del Corriere dello Sport e a metà tra i due la Gazzetta dello Sportcon un 5.

LA GAZZETTA DELLO SPORT – «Partita piena di incertezze per l’olandese Makkelie. L’episodio principale al 50’ con l’intervento deciso di Cubarsi su Osimhen in area: l’arbitro lo valuta probabilmente a bassa intensità e lascia correre, ma il pestone c’è: sarebbe stato più corretto dare rigore. E il Var stranamente non interviene per richiamarlo almeno al monitor».

 

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