TUDOR ALLA JUVENTUS: contratto, modo di giocare, modulo e carriera
TUDOR ALLA JUVENTUS: contratto, modo di giocare, modulo e carriera
Igor Tudor torna alla Juventus per la terza volta dopo le esperienze da calciatore: tra il 1998 e il 2007 con due Scudetti vinti (sarebbero tre se non fosse che uno è stato revocato per la questione Calciopoli) e due Supercoppe Italiane e da vice di Andrea Pirlo: stagione 2020/21 con una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana vinte.
Il contratto firmato dall’allenatore croato è fino al termine della stagione (guiderà la Juve anche al Mondiale per Club), con un ingaggio di 500 mila euro e un’opzione di rinnovo automatico in caso di qualificazione alla UEFA Champions League fino al 2026, con un ingaggio che sale fino ai 2 milioni euro.
Il calcio di Tudor è basato sul pressing asfissiante e sulla marcatura uomo su uomo, infatti nelle sue esperienze al Verona, Marsiglia e Lazio è sempre stato nella top 3 nel suo campionato per intensità del pressing. Il modo di giocare di Tudor è centrale e diretto, infatti il mediano si viene a prendere il pallone da dietro per poi andare subito in verticale verso il centravanti. Tudor è un allenatore che lavora tanto sugli esterni che devono correre tanto durante il match e sulle mezzali che devono inserirsi bene in fase offensiva e su questo aspetto sarà sicuramente molto importante Khéphren Thuram che si sposa perfettamente con il gioco del tecnico croato per corsa, dinamismo e aggressività.
Tudor potrebbe iniziare con la difesa a 4, utilizzato negli ultimi mesi da Thiago Motta e che aveva utilizzato anche nel suo breve percorso alla Lazio con un 4-3-3 “Sarriano”, per poi passare alla difesa a 3 che predilige, ma conoscendo il carattere di Tudor è possibile che si possa cambiare e giocare subito con i 3 dietro.
Secondo me, per la Juve, Tudor è l’uomo giusto sia per le sue idee di gioco che per il suo trasporto emotivo e per il suo carattere duro e forte che potrebbe infondere nei giovani e nei calciatori meno forti a livello mentale. Il croato conosce molto bene l’ambiente in quanto ci è già stato per due volte e questo è un aspetto che nella situazione attuale della Juve non è da sottovalutare.
Infine, vediamo insieme la probabile formazione della Juve di Tudor: il modulo è il 3-4-2-1 con in porta Di Gregorio; i tre dietro (almeno fino a quando non ritorneranno Bremer e Cabal) saranno Kalulu, Gatti e uno tra Kelly e Renato Veiga; i due esterni saranno tra Weah, Conceicao e Cambiaso (ma occhio anche al jolly Mckennie che può giocare sia esterno che mezzala); il duo di centrocampo sarà molto probabilmente formato da Locatelli e Thuram; le due seconde punte saranno tra Yildiz, Kolo Muani e Koopmeiners (che potrebbe giocare anche come mezzala) e sicuramente la punta sarà Dusan Vlahovic, che Igor Tudor ama alla follia e questa sua stima non l’ha mai nascosta nei confronti del centravanti serbo. Per chiudere, saranno molto importanti, anche per il grande dispendio fisico che richiede il gioco di Tudor, le riserve e i giovani che potrebbero sbocciare come Vacca e Mbangula.
La speranza per tutti i tifosi della Juventus è che Igor Tudor centri la qualificazione alla prossima Champions League e che dia a questa rosa un’identità che Thiago Motta sembra non aver dato ai bianconeri da agosto fino ad oggi. Tudor ha nelle sue mani il suo futuro, ma soprattutto quello della Juventus.