Serie D – Girone A: Lecco, rinnova mister Gaburro

Dopo aver ottenuto il ritorno in Serie C, Mauro Gaburro ha confermato la sua presenza sulla panchina del Lecco anche per la prossima stagione, con il tecnico che ha rinnovato fino al 2020. Assieme a lui, rimarrà Mauro Brambilla, suo braccio destro tecnico per tutta la stagione.

Intervenuto in conferenza stampa, Gaburro ha parlato subito dopo l’accordo:

Il Presidente mi aveva parlato chiaro sin da subito, sia io che lui abbiamo giocato a carte scoperte perché volevamo continuare un percorso che è stato ricco di soddisfazioni e quindi aspettavo la decisione della società riguardo alle figure più importanti che sono il Direttore Generale, il Direttore Sportivo e il Coordinatore Tecnico che diventerà ufficialmente il nostro Team Manager. Una volta viste queste figure, di cui io mi fido, non potevo avere altri dubbi. Io ho sempre detto che la conseguenza giusta per me fosse quella di fare un altro anno a Lecco. Sono contento del percorso fatto, a giugno scorso molti pensavano che la piazza di Lecco fosse una patata bollente e invece sono molto soddisfatto del lavoro e ora non accetto che si dica che la nostra sia stata una cavalcata troppo facile”.

«Il DS e io stiamo già lavorando a 360 gradi per lavorare sulla rosa del futuro. Il primo obiettivo è quello di dare continuità a quanto è stato fatto, anche a livello di organico. Faremo le nostre scelte, con la volontà di dare continuità all’ossatura degli over e con l’inserimento degli under. È ancora presto per fare previsioni perché dobbiamo finire la stagione di quest’anno e poi valuteremo ogni dettaglio. Non ho mai avuto dubbi sull’andarmene, ero in attesa, ma molto fiducioso.”

“Quando ho parlato con Di Nunno ci siamo capiti subito, dovevamo solo chiarirci sotto certi aspetti, ma vorrei ricordare che siamo ancora in un periodo in cui molte società non sanno chi siederà in panchina l’anno prossimo. Modena? Assolutamente una bufala, l’interessamento c’è stato l’anno scorso, quest’anno assolutamente no. Mi spinge la volontà di fare una categoria che non ho mai fatto, perché la Serie C2 era altra cosa e quest’anno penso ci siano i presupposti per fare bene, anche perché di campionati di Serie D ne ho fatti a sufficienza».

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