Serie C – Trepidazione per il debutto della Sicula Leonzio contro il Matera

Parte sabato alle 18:30 allo stadio “Angelino Nobile”, ribattezzato da qualche mese “Sicula Trasprti Stadium“, l’avventura della Sicula Leonzio nel campionato di Serie C edizione 2018-2019. C’è grande attesa per il ritorno in campo dei Bianconeri dopo la lunga estate fatta di rinvii per la vicenda ripescaggi (non ancora conclusa) e, come se non bastasse, del rinvio a data da destinarsi di quella che doveva essere la prima gara ufficiale. Una lunga e insidiosa trasferta a Viterbo saltata per via della richiesta dei laziali alla Lega Pro di un cambio di raggruppamento per difficoltà logistiche.

Ormai, tutto è passato e la banda di Paolo Bianco è pronta, finalmente, a scendere in campo. Il vestito che, a nostro parere, indosserà la Leonzio è quello dell’outsider. In realtà, anche l’anno scorso poteva esserla e, in fondo, seppure non appieno, lo è stata, considerato che ha fatto soffrire il Cosenza, poi andato in Serie B, fino alla fine di quel primo turno dei playoff.

Ovviamente, non bisogna piangere sul latte versato e sulle incongruenze della passata stagione, ma fare tesoro degli errori commessi per non ripeterli più. Questo, quantomeno, deve essere l’anno, calcistico si intende, del consolidamento di posizioni di alta classifica.

I nuovi innesti come Laezza, Petta e Mirko Esposito portano in dote solidità a un reparto già affidabile con i vari Aquilanti, Squillace e De Rossi. Il centrocampo, forse, non sarà di “grido“, ma è molto equilibrato e può sorprendere tutti sulla scia del minutaggio e dell’esperienza accumulata nel corso della passata stagione. E poi, in attacco, che è il reparto che invece presenta più novità, troviamo la gioventù di Rossetti (che benissimo ha fatto nelle uscite di Coppa Italia maggiore con la maglia del Catania) e l’esperienza di Ripa, che è in cerca di riscatto e rivincita dopo una stagione tra alti e bassi (più bassi che alti) con i Rossazzurri. Inoltre, gli arrivi di Juanito Gomez, che porta con sé un bagaglio enorme di minuti trascorsi tra Serie A e B, e dello spagnolo Sainz-Maza, uno che sa come si vincono i campionati di Serie C, completano un reparto che, almeno sulla carta, può fare faville. Insomma, le premesse per fare bene e oltre ci sono tutte.

A bagnare l’esordio dei lentinesi sarà il Matera: un club e un organico del tutto nuovi che ripartono da zero. Infatti, è cambiata la proprietà, è cambiato il tecnico e sono cambiati i calciatori. È andato via Gaetano Auteri, passato al Catanzaro, e la squadra è stata affidata a Eduardo Imbimbo; in rosa si sono registrate ventisei arrivi e ventiquattro partenze. Superfluo elencarli tutti: vale la pena dire che i lucani si sono mossi molto bene nel mercato degli svincolati e, del resto, la nuova proprietà aveva ereditato dalla vecchia solo cinque giocatori.

L’obiettivo salvezza, come dicevamo, è stato affidato al tecnico Imbimbo; uno che conosce bene il significato della parola “gavetta“. Ha allenato vari settori giovanili come quelli dell’Avellino e della Salernitana; poi, il Campobasso in Seconda Divisione di Lega Pro, quindi il Martina Franca e il Foligno. L’ultima avventura del tecnico prima di Matera è quella come secondo di Walter Novellino ad Avellino.

Ottima è stata la partenza: 2-0 alla matricola Rieti con reti di Scaringella e Ricci; una grande prova complessiva coronata dalla superba prestazione proprio di Michele Scaringella, un pugliese ventitreenne proveniente dalla Fidelis Andria e cresciuto tra le fila della USD Corato.

Assodato che il tema tattico dei lucani è il 3-5-2 che, come consuetudine, si presta bene a cambiare in 5-3-2 in fase difensiva, varie potrebbero essere le modifiche rispetto alla partita d’esordio. Il Matera contro il Rieti era schierato così: Farroni; Risaliti, Arpino, Casiello; Triarico, Bangu, Corso, Galdean, Ricci; Orlando, Scaringella.

Anche se il tempo per recuperare alcune pedine sembra poco, Imbimbo conta di riavere a disposizione al più presto gli esterni di centrocampo Sepe, Genovese e Milizia, l’attaccante Corado e, soprattutto, il talentuoso centrocampista ex Milan Mattia El Hilali.

Autore

  • Antonio Ioppolo

    Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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