Roma, parla Pastore

Parla il giocatore della formazione della Roma Pastore, il quale analizza il momento che vive in giallorosso. Ecco le parole, riprese da TMW:

Come vanno le cose a Roma?
“Qui a Roma e nella regione Lazio sono calati di molto i contagi, la cosa per fortuna è molto più controllata, i medici stanno mandando a casa i pazienti, ci sono tante macchine per la respirazione. Speriamo che le cose vadano nello stesso modo anche nella parte nord dell’Italia dove le cose sono più complicate”.

Come valuti la tua carriera?
“Mi sento fortunato perché c’è stata molta gente nel mondo del calcio, famiglia e amici che mi ha aiutato molto. Devo ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato per arrivare fino a qui. La vita che mi è capitata è molto bella, più di quanto sognavo. Avevo una famiglia molto bella intorno a me quando era piccolo, questo mi ha aiutato molto a diventare l’uomo che sono oggi”.

Sul Palermo
“I primi tre mesi sono stati come una vacanza, sono sincero. Eravamo in hotel vicino alla spiaggia, quindi mi allenavo, poi tornavo all’hotel e andavo al mare. All’inizio è stata dura, avevo 19 anni. Un’esperienza molto bella, ci sono rimasto due anni. La squadra giocava molto bene, era un sogno. Inizialmente ho avuto difficoltà dal punto di vista tattico, ma era un sogno. Giocavo con giocatori giù consacrati come Miccoli, Cavani e Balzaretti. Giocavo contro campioni come Del Piero alla Juventus o Totti alla Roma, non ci potevo credere”.

Sul futuro
“Vorrei terminare i tre anni che mi restano alla Roma nel modo migliore possibile e poi tornare in Argentina al Talleres. Non ci sono altre squadre argentine con cui mi vedo. Sono quattro anni che ricevo offerte dalla Cina, ma non mi interessano. Mi piace comeptere per grandi traguardi, giocare la Champions. Ho avuto offerte davvero buone, ma ci sono tante cose da considerare, da mettere sul piatto della bilancia. Per ora non ho intenzione di andare in Cina”.

Seguici su Google News.

Autore