Reddito di Emergenza – Ecco a chi spettano i soldi

Reddito di Emergenza – Ecco a chi spettano i soldi

È online sul sito dell’Inps la procedura per richiedere il Reddito di emergenza, «un aiuto concreto per 2 milioni di cittadini messi ancor più in difficoltà dal Coronavirus e che ora potranno ricevere fra i 400 e gli 800 euro al mese». Lo ha annunciato su Twitter la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, parlando della misura prevista del decreto “Rilancio”. Dopo aver effettuato l’autenticazione al servizio, sono consultabili i manuali che forniscono le indicazione per la corretta compilazione della richiesta.
Le domande dovranno essere presentate all’Inps esclusivamente in modalità telematica entro il 30 giugno 2020, autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica.

La scottatura del 1° aprile 2020, quando il sito dell’Inps andò in tilt per un sovraccarico di domande, è stata incorniciata come un brutto ricordo da non ripetere. Per questo, senza particolare enfasi comunicativa, i vertici dell’istituto hanno messo in campo una strategia parzialmente diversa per la “fase 2” e l’erogazione delle nuove prestazioni.

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Il debutto del Rem
Alle famiglie in difficoltà viene riconosciuta una forma di sostegno straordinaria, il Rem, erogata in due quote con un valore compreso per ciascuna fra 400 e 800 euro. Per ottenerlo il nucleo familiare deve avere un Isee non superiore ai 15mila euro. Sono esclusi i beneficiari di Reddito di cittadinanza e i pensionati, mentre le giacenze da patrimonio finanziario non devono superare i 10mila euro per un single (ma il limite è rimodulato in base al numero di figli e alla presenza di persone disabili). Per richiedere il reddito di emergenza ci si può rivolgere a Caf e Patronati, con cui Inps e ministero del Lavoro stanno aggiornando le convenzioni.

Bonus domestici
L’indennità è riconosciuta ai lavoratori domestici non conviventi con i propri datori di lavoro, con durata complessiva dei rapporti di lavoro superiore a 10 ore settimanali. È di 500 euro mensili e può essere incassato in soluzione unica per i due mesi previsti. Il bonus non è cumulabile con pensioni, reddito di cittadinanza o Rem e potrà essere chiesto anche in questo caso sul sito Inps o presso gli intermediari autorizzati. La norma nulla dice nel caso di domestici regolarmente pagati anche se non hanno lavorato nei mesi del lockdown. In linea teorica anche in questi casi colf e badanti potrebbero accedere al beneficio. In fase di stesura del decreto era stato proposto da Inps di introdurre almeno una dichiarazione di sospensione dell’attività ma poi il vincolo non è entrato nel testo finale. Se ne potrà riparlare in sede di conversione in legge.

Bonus fino a mille euro
Il decreto Rilancio ha previsto per il mese di aprile il pagamento di ulteriori 600 euro a tutti coloro che hanno già beneficiato dell’indennità nel mese di marzo (500 euro per i lavoratori agricoli), e questi pagamenti sono già in corso. Per maggio invece l’importo del bonus può arrivare fino a mille euro per alcune tipologie di lavoratori a condizione che effettivamente questi si trovino in effettivo stato di bisogno con calo dei ricavi per i professionisti e perdita del lavoro per i lavoratori dipendenti. I lavoratori delle gestioni autonome dell’assicurazione generale obbligatoria vengono ricompresi nell’insieme di società di persone e capitali e rientrano nell’ambito dell’attività dell’Agenzia delle Entrate, che eroga indennizzi a fondo perduto alle imprese che hanno subito un calo del 33% del fatturato. Gli indennizzi sono parametrati alla perdita di fatturato, con un valore minimo di mille euro.

Per i lavoratori agricoli non è stata ulteriormente riconosciuta l’indennità per il mese di maggio, in ragione del fatto che la crisi non ha interessato il settore agricolo, le cui aziende si trovano addirittura nella situazione di non trovare sufficiente manodopera. In questo caso si attende ancora una data per le istruzioni operative, mentre dovrebbero arrivare nella settimana del 3 giugno le istruzioni per il rinnovo del bonus baby sitting, ora valido anche per la retta dei centri estivi e valido fino alla fine di luglio.

Isee precompilato
Su sito Inps da febbraio è in funzione un servizio che consente di caricare l’Isee pre-compilato. Gli utenti con il Pin potranno scaricarlo con la semplice introduzione dei dati anagrafici e del codice fiscale. Fatta questa operazione l’Isee ha dodici mesi di validità e viene associato alla prestazione opzionata, che si può quindi richiedere senza il passaggio da un Patronato o da un Caf.

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