Partite Iva – Prorogate le scadenze fiscali nel Decreto Agosto

Partite Iva – Prorogate le scadenza fiscali nel Decreto Agosto

La commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento al dl agosto che proroga lo stop dei versamenti da dichiarazione dei redditi per partite Iva, negozianti, Pmi, artigiani e professionisti: entro il 30 ottobre possono pagare il saldo 2019 e il primo acconto 2020. La proroga è applicata a quei soggetti che abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33 per cento nel primo semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il costo della misura è di 7,6 milioni che dovrebbero però essere compensati da un maggior gettito.

Approvato anche un emendamento per prorogare dal 30 aprile al 15 ottobre lo sospensione del pagamento della Tosap (la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) per gli ambulanti. La misura ha un costo di circa 34 milioni di euro. Per bar e ristoranti il dl agosto prevede la sospensione della tosap fino al 31 dicembre.

La commissione Bilancio di Palazzo Madama è stata rallentata nei suoi lavori a causa della positività al coronavirus di un paio di senatori M5s. Ma il dl agosto non subirà ritardi. La commissione sta definendo le modifiche al provvedimento che, nelle intenzioni della maggioranza, lunedì dovrebbe arrivare in Aula, come da programma, per essere votato in giornata, con la fiducia. Tre giorni dopo è atteso a Montecitorio, per l’approvazione definitiva.

L’iter parlamentare del dl è stato faticoso. Il decreto, varato dal governo il 14 agosto, contiene misure per 25 miliardi contro la crisi economica legata alla pandemia. Fra queste, la proroga della Cig per 18 settimane, fino a fine anno. Le modifiche in commissione non sono state “economicamente” pesanti, visto che il budget era di 250 milioni. Di questi, come detto, circa 7,5 milioni serviranno a finanziare la proroga delle scadenze fiscali di pmi, partite Iva e professionisti. Il capitolo economicamente più consistente, 160 milioni, è quello degli interventi a tutela dei lavoratori cosiddetti fragili, come gli immunodepressi, che sono più a rischio contagio. Per loro è prevista la possibilità di non lavorare, avendo la garanzia di una retribuzione, o di farlo in smart working. Forme di intervento analoghe erano già previste nel Cura Italia, ma sono ormai scadute. Con il passaggio in Parlamento, al dl agosto sono state accorpate anche altre misure varate dal governo per contrastare l’emergenza covid, come quelle che consentono lo smart working ai genitori che abbiano figli in quarantena in seguito ai contatti scolastici.

Un altro macrotema è quello del turismo. Fra gli interventi, uno prevede di estendere il credito di imposta sulle locazioni, previsto per gli albergatori, anche per l’affitto d’azienda. Mentre una serie di misure è rivolta al sostegno del settore termale, specie ai lavoratori stagionali. Ci sono poi i risarcimenti per gli agricoltori danneggiati dalle gelate e gli interventi per facilitare le ricostruzioni post terremoto. Un capitolo piuttosto consistente va a incrementare una serie di fondi per la lotta alle discriminazioni di carattere sessuale e alla violenza sulle donne, compreso quello per i centri che si occupano di percorsi di rieducazione di uomini autori di maltrattamenti. Uno dei primi emendamenti approvati ha innalzato il fondo per la cura dell’autismo da 6 milioni a 10 milioni. La modifica è stata votata all’unanimità.

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