Partita Iva – Come cambiano i requisiti per ottenere il bonus

Partita Iva – Come cambiano i requisiti per ottenere il bonus

Il provvedimento si articola in 256 articoli e si sviluppa su 464 pagine e mette sul piatto ben 55 miliardi di euro, con una serie di misure indirizzate alle famiglie, alle imprese e ai lavoratori, messi in ginocchio dalla crisi del coronavirus.

Nella maxi manovra, come affermato dal ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, durante la conferenza stampa di ieri al termine del CdM, “Viene riproposto il bonus da 600 euro per una mensilità per la medesima platea del provvedimento Cura Italia e lo amplia per una terza mensilità per alcune platee più colpite dalla crisi economica. E’ uno stanziamento da quasi 4,5 miliardi di euro”.

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Ecco chi può averlo

Ricordiamo di seguito i soggetti interessati:

– gli iscritti alla Gestione Separata dell’Inps che non siano titolari di un trattamento pensionistico diretto e che non siano iscritti ad altre forme di previdenza sociale obbligatoria a esclusione della Gestione Separata dell’Inps.

– liberi professionisti con partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020

– lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni Speciali dell’AGO, l’Assicurazione Generale Obbligatoria (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri)

– lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali il cui rapporto di lavoro è stato cessato in modo non volontario nel periodo dal 1’ gennaio 2019 al 17 marzo 2020;

– gli operai agricoli a tempo determinato con almeno 50 giornate di lavoro agricolo dipendente nel 2020 (ma per loro l’indennità sarà pari a 500 euro e non già a 600 euro)

La platea si amplia. Chi lo riceverà anche a maggio

Da segnalare che rispetto al decreto Cura Italia, viene estesa la platea dei beneficiari, con l’inclusione di nuove categoria precedentemente lasciate fuori.

Ad avere il bonus di 600 euro, non solo per il mese di aprile, ma in questo caso anche per il mese di maggio saranno:

– stagionali appartenenti a settori diversi da turismo e stabilimenti terminali, che hanno perso il lavoro involontariamente fra l’1 gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano lavorato per almeno 30 giornate in questo arco di tempo

– intermittenti che abbiamo lavorato per almeno 30 giorni sempre fra l’1 gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020

– lavoratori autonomi senza partita IVA non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che tra l’1 gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 hanno avuto contratti autonomi occasionali e che non abbiano un contratto in essere dopo questa data

– incaricati delle vendite a domicilio, titolari di partita IVA, iscritti alla gestione separata INPS e non ad altre forme di previdenza obbligatorie, con reddito annuo 2019 derivante da queste attività superiore a 5mila euro

– lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni spettacolo con almeno 7 contributi giornalieri nel 2019 e

Cosa cambia a maggio?

Per il mese di maggio il bonus dei 600 euro aumenterà a 1.000 euro, ma sarà riconosciuto ad una platea più ristretta, i cui beneficiari presentino determinati requisiti.

L’indennità di 1.000 euro sarà riconosciuta ai seguenti soggetti:

– liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del decreto Rilancio, iscritti alla Gestione separata Inps, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

–  lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata Inps, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano cessato il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del decreto

– lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI.

Indicazioni su domanda e pagamenti

Per ricevere il bonus dei 600 euro di aprile non ci sarà bisogno di presentare alcuna domanda, perchè il bonifico sarà fatto in automatico a quanti hanno già ricevuto l’indennità per il mese di marzo.

Quanto alla tempistica del pagamento, non vi sono indicazioni precise di date in merito, ma si prevede una procedura molto rapida.

Che deve fare chi lo chiede per la prima  volta

Chi non ha richiesto il bonus dei 600 euro a marzo, può presentare la domanda entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto. La richiesta andrà fatta sul sito dell’Inps, al quale si potrà accedere con le proprie credenziali.

Per tutti vale la regola che il bonus dei 600 euro non concorre alla formazione del reddito ed è quindi esentasse.

Diversamente da quanto previsto nel decreto Cura Italia, ora il bonus dei 600 euro è compatibile con il reddito di cittadinanza, nella misura in cui l’ammontare di quest’ultimo risulti inferiore a quello dell’indennità. In tal caso al richiedente sarà integrato il beneficio del reddito di cittadinanza fino all’ammontare del bonus dei 600 euro dovuto in ciascuna mensilità.

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