Coppa d’Asia, Oman-Giappone: basta Haraguchi, giapponesi agli ottavi

Si gioca la 2/a giornata del gruppo F di Coppa d’Asia tra l’Oman sconfitto all’esordio contro l’Uzbekistan e il capolista Giappone reduce dal successo per 3-2 contro il Turkmenistan.

Ecco di seguito le formazioni

0-1

 

 

 

Oman (4-2-3-1): Al Rashidi; Suhail, Al-Braiki, Al Musalami, Al Busaidi; Al Saadi, Kano; Al Yahmadi, Al Ghassani (77′ Al-Hajri), Saleh; Al-Yahyaei (67′. M. Al Ghassani). All.: Verbeek

Giappone (4-2-3-1): Gonda; Sakai, Endo, Yoshida, Nagatomo; Tomiyasu, Shibasaki; Kitagawa (57′ Muto), Doan (84′ Ito), Haraguchi; Minamino. All.: Moriyasu

Marcatori: 28′ rig. Haraguchi
Ammoniti: Kano, Saleh, Al-Mukhaimi (O); Doan, Minamino (G)

Inizio di gara a ritmi non particolarmente elevanti e con un generale equilibrio. Le migliori occasioni sono però per il Giappone, tutte create da Minamino: all’8′, l’attaccante viene lanciato a rete, ma davanti ad Al Rashidi non riesce ad angolare il tiro, permettendo al portiere di respingere con il corpo; poi il suo diagonale finisce di poco a lato. Gli uomini di Moriyasu alzano il baricentro, ma si espongono a rischiosi contropiedi avversari: al 20′, Al Ghassani va a un passo dal gol ma, dopo aver superato in velocità il portiere, non riesce a inquadrare la porta da posizione diagonale, mettendo fuori di nulla. A metà del primo tempo, giapponesi ancora a un passo dal vantaggio: Minamino colpisce ancora centralmente Al Rashidi, ma sulla respinta Doan calcia addosso a un difensore centrale. Pochi minuti più tardi arriva il vantaggio del Giappone: Salel colpisce con un calcio Haraguchi in area di rigore e dal dischetto si presenta proprio il numero 8 che realizza. Il primo tempo si chiude con i giapponesi in sostanziale controllo della gara, pur senza creare occasioni, anche se nel finale qualche dubbio su un presunto fallo di mano in area di Nagatomo non ravvisato dall’arbitro.

Ripresa che comincia con l’Oman maggiormente lanciato in avanti alla ricerca del pareggio, sebbene la partita presenti fasi molto confuse. Sono ben poche le azioni nel secondo tempo, con il Giappone che riesce a conservare il vantaggio fino al triplice fischio: gli uomini di Moriyasu si qualificano così agli ottavi di finale.

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