INTERVISTA TM24 – Ultim’ora Milan, Peppe di Stefano: ” Qualcosa succederà sia in entrata che in uscita!”
Ospiti speciali a Francavilla Fontana. Il Milan Club Paolo Maldini ha avuto l’onore di ospitare Carlo Pellegatti e Peppe di Stefano per la presentazione del loro libro “C’è solo un presidente”. I due sono intervenuti ai microfoni di tuttomercato24.com, tra racconto e supercoppa.
Ad aprire l’intervista è stato Peppe di Stefano: “ Il ricordo più bello è stato quando li ho consegnato il mio primo libro, mi ha accolto per più di un’ora. Si mise a parlare per più di un’ora e fu commovente come ricordava ogni piccolo passaggio della sua storia.”
Il mercato.
“ Qualcosa succederà, sia in entrata che in uscita. Sta trattando qualche giocatore importante come Rashford, ma al di là di questo, l’idea è quella di rafforzare la squadra. Portare un centrocampista in più, un’alternativa a Theo Hernandez come terzino sinistro e trovare qualcosa in attacco con l’uscita di Okafor.”
Le sue origini sono siciliane, più precisamente a Catania e un commento sulla squadra rossazzurra.
“ Non è un momento facile con la squadra che si trova nella zona medio-alta. Il girone C è uno dei più difficili, ecco perché spendere non vuol dire vincere. Bisogna avere pazienza, non fare passi più lunghi della gamba e spero che la squadra della mia città possa tornare dove merita, in Serie A o B. “
Poi è stata la volta di Carlo Pellegatti, voce storica per il Milan, che ha parlato delle innovazioni di Silvio Berlusconi nel calcio moderno. “Idee, visioni, la cura dei dettagli, attenzione ai particolari e la passione. Perché quando derubricano la presidenza di Silvio Berlusconi pensando al denaro, sbagliano: bisogna avere le visioni, la passione e l’intuizione. In effetti, in tutte le sue attività è stato così, sia in campo edile, televisivo e calcistico.”
E sull’aneddoto che vedeva Silvio tentare di riprendersi il Milan dopo lo scudetto 2022, risponde così: “ Lui è sempre stato presidente del Milan, anche dopo il 2016. Era la sua creatura, non è stato bene durante la cessione. Lui pensate, se andate a leggere il libro, voleva entrare nel club già dieci anni prima dell’acquisizione per amore del papà. Quindi l’avrebbe ripresa volentieri e sarebbero cambiate molte cose.”
Sulla vittoria in Supercoppa ha commentato così: “ La favorita era l’Inter. Ho sempre detto che la rosa del Milan non è lontana da chi sta in alto. Quello che non ha avuto è stata la continuità, ma in una gara secca ha giocato senza problemi e si è visto battendo la Juventus.” Sul cambio di allenatore: “ Loro non volevano un allenatore ingombrante e per questo hanno optato per Fonseca, però non è riuscito a dare continuità e per questo serviva un allenatore come Conceiçao sul piano del temperamento.”