INPS – Continuano i ritardi della cassa integrazione e i numeri non tornano

Tante, troppe, le persone rimaste ad oggi senza cassa integrazione: lo strumento di sostegno salariale che doveva essere garantito lavoratori e aziende non è stato celere ed efficiente come promesso. E, mentre la polemica non si placa e le critiche nei confronti delle autorità aumentano, arriva anche un documento interno Inps diffuso da Maurizio Gasparri (Forza Italia) a gettare benzina sul fuoco.Stando da quanto dichiarato dal Presidente dell’Inps Pasquale Tridico e dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, sono solo 123.542 le persone ancora in attesa di ricevere la cassa integrazione oggi. Le stime dicono che il 96% dei versamenti è stato fatto e, pertanto, solo una piccola percentuale di lavoratori deve ancora ricevere il sostegno economico promesso dal Governo.

Ai numeri riportati da Tridico e la ministra, però, si antepongono quelli resi noti da Gasparri. Il senatore di Forza Italia, nello specifico, ha fatto trapelare in queste ore un documento interno Inps, dove risulterebbe che le persone in attesa di ricevere la cig sono circa dieci volte di più rispetto ai 120 mila del report ufficiale.

Nel documento di Gasparri, in particolare, si evince che mettendo insieme cassa ordinaria, in deroga e fondo d’integrazione salariale, 1 milione e 200 mila sono i lavoratori che ancora devono essere pagati.Tra le stime riportate da Tridico confermate dalla Catalfo e quelle di Gasparri, a conti fatti, c’è una bella differenza. A prima occhiata, è inevitabile pensarlo, appare difficile che si possa trattare di una svista. Ma, allora, dove sta la verità?

Come riportato da Il Corriere della Sera, più che provare a capire chi sta mentendo veramente, bisognerebbe solo leggere meglio i dati. Il documento interno Inps divulgato da Gasparri, infatti, parla di oltre un milione di persone in attesa, ma tiene conto di tutte le persone che avevano richiesto la cig (e fa la differenza poi con quelli che effettivamente l’hanno ricevuta, ottenendo quel risultato). Tra questi, però, rientrano anche tutti quelli che si sono visti rifiutare la domanda per mancanza di requisiti e quelli che non l’hanno ricevuta perché non hanno confermato la richiesta.

Tuttavia, anche togliendo gli scartati e quelli che non hanno confermato, il numero rimane ancora lontano dai 123.542 casi ancora in sospeso confermati dall’Inps ufficialmente.

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