INPS – Bonus 600 Euro: ecco chi sono i nuovo beneficiari

Inps, ecco chi sono i nuovi beneficiari del bonus da 600 Euro

Il bonus di 600 euro è esteso a nuovi beneficiari con il decreto di maggio e spetta quindi ad alcune categorie di lavoratori escluse dal decreto Cura Italia. Il bonus 600 euro introdotto per partite IVA, autonomi, co.co.co iscritti alla Gestione separata INPS, stagionali, lavoratori dello spettacolo, è stato introdotto dal decreto di marzo per l’emergenza COVID-19.

Il bonus di 600 euro viene estese e diventa in alcuni casi di 1.000 euro, ma viene esteso a nuove categorie di lavoratori, nuovi beneficiari dunque, prima non presenti all’interno del decreto Cura Italia. Vediamo nel dettaglio a chi spetta il bonus di 600 euro nel decreto di maggio.

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Ecco a chi spetta

Il bonus di 600 euro andrà a nuovi beneficiari che vengono inseriti nella bozza del decreto di maggio, ancora non approvato dal governo. Spetta, in particolare nella bozza del decreto si va a modificare e integrare gli articoli del decreto Cura Italia convertito nella Legge n.27 del 24 aprile 2020 dedicati al bonus di 600 euro.

In alcuni casi, per quegli autonomi che potranno provare di aver avuto una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso bimestre del 2019 verrà riconosciuto un bonus fino a 1.000 euro.

Il decreto di maggio però riconosce il bonus di 600 euro anche a nuove categorie di lavoratori. La bozza all’articolo 22 va a modificare e integrare quanto disposto dall’articolo 29 del Cura Italia (Indennità lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali).

Il bonus di 600 euro viene anche riconosciuto a nuovi beneficiari quali i lavoratori in somministrazione come si legge nel decreto

“impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione.”

Il bonus 600 euro spetta anche ad altri nuovi beneficiari non presenti nel Cura Italia quali:

  • lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo;
  • lavoratori intermittenti, di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
  • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del c.c. e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020. Gli stessi, per tali contratti, devono essere già iscritti alla data del 23 febbraio 2020 alla Gestione separata INPS, con accredito nello stesso arco temporale di almeno un contributo mensile;
  • incaricati alle vendite a domicilio (articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114), con reddito annuo 2019 derivante dall’attività superiore a 5.000 euro e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

I casi di esclusione

Per il bonus 600 euro i casi di esclusione dei nuovi beneficiari sono definiti sempre nel medesimo articolo del decreto di maggio che ricordiamo è ancora in bozza.

Il bonus 600 euro includerà nuove categorie di lavoratori dagli intermittenti, a coloro che hanno contratto in somministrazione, ai venditori a domicilio e agli autonomi privi di partita IVA. I nuovi beneficiari non potranno fare domanda:

  • se titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente di cui agli articoli 13 e 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81;
  • se titolari di pensione.

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