Con l’approvazione del nuovo Dpcm del 24 ottobre che ha confermato una serie di nuove misure restrittive volte a rallentare la curva epidemiologica e a ridurre, come riporta trendonline.com, il progredire del contagio da Coronavirus, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha rassicurato anche l’arrivo di nuovi indennizzi economici e bonus Inps, che saranno destinati in particolare a quelle categorie di lavoratori italiani che si trovano in questo momento in maggiore crisi a causa della chiusura delle loro attività.

Durante la conferenza stampa tenutasi domenica scorsa, 25 ottobre 2020, il premier Conte ha espresso tutta la sua vicinanza agli imprenditori e lavoratori italiani che saranno ancora una volta colpiti dalle nuove restrizioni. È per questo motivo che il Governo italiano sta già lavorando per un nuovo decreto, che prenderà il nome di Decreto Novembre, che andrà ad approvare una serie di misure economiche e bonus Inps proprio per sostenere tutte le categorie colpite dal questo nuovo lockdown e per sostenere al meglio l’occupazione, il cui tasso risulta essere in netto calo.

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Come disposto dal nuovo Dpcm del 24 ottobre, a partire da lunedì 26 ottobre, saranno numerose le attività a dover sottostare alle nuove misure restrittive. Si tratta in particolare di attività di ristorazione, come bar, ristoranti e gelaterie, le quali potranno aprire dalle 5 del mattino fino alle 18 di sera; e le palestre e piscine le quali dovranno restare chiusi almeno fino al 24 novembre.

In queste ore, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, e il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, stanno già lavorando per ideare i nuovi bonus e sostegni economici a favore di tutte quelle categorie di imprenditori e lavoratori, che saranno ancora una volta penalizzati da questo nuovo “semi-lockdown”.

Nuovo bonus Inps una tantum
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di domenica ha precisato che i ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico sono già a lavoro per definire tutti i dettagli in merito ai nuovi bonus Inps a favore delle categorie maggiormente colpite dai nuovi provvedimenti volti a ridurre il contagio del Coronavirus.

Tra i principali sostegni economici, in arrivo un nuovo bonus Inps una tantum che potrebbe essere destinato ai lavoratori stagionali del turismo, ai lavoratori dello spettacolo e ai lavoratori intermittenti dello sport.

Per quanto riguarda gli importi, il bonus una tantum potrebbe avere un importo che varia dai 600 euro ai 1.000 euro, proprio come i precedenti bonus che erano stati precedentemente approvati con i decreti Cura Italia, Decreto Rilancio e Decreto Agosto.

Bisognerà quindi aspettare il nuovo Decreto Novembre per scoprire tutti i dettagli del nuovo bonus Inps e quali saranno i requisiti necessari per poter accedere.

Fondo perduto per le partite iva
Uno dei primi aiuti economici citati durante la conferenza stampa di domenica 25 ottobre da Giuseppe Conte, è quello dei contributi a fondo perduto, i quali saranno destinati a tutte quelle imprese ed imprenditori particolarmente penalizzati dalle misure restrittive del nuovo Dpcm.

Si fa quindi riferimento non solo ai gestori e proprietari di ristoranti, pub, bar, pasticcerie, palestre, piscine e centri benessere, ma anche a commercialisti e artigiani, i quali saranno ugualmente segnati dal nuovo lockdown.

Anche in questo caso, sarà previsto che la stessa Agenzia delle Entrate, come avvenuto già in passato, provvederà ad accreditare direttamente sul conto corrente, dei potenziali beneficiari.

Restano ancora sconosciuti gli importi e i requisiti necessari per poter accedere al nuovo contributo a fondo perduto. Facendo riferimento al Decreto Rilancio, questo ha riconosciuto gli aiuti alle imprese che hanno avuto ricavi inferiori ai 5 milioni di euro e che hanno subito una riduzione almeno del 33 per cento del fatturato di aprile 2019 rispetto a quello di quest’anno.

Per quanto riguarda gli importi, questi erano stati calcolati in relazione alla differenza di importo del fatturato, con una quota percentuale diversa in base al volume di affare: 20 per cento per soggetti con ricavi (o compensi) inferiori a 100 mila euro, 15 per cento per soggetti con ricavi tra 100 mila e 400 mila euro, 10 per cento per quei soggetti che hanno riscontrato ricavi tra 400 mila e 5 milioni di euro. L’importo minimo previsto per il contributo a fondo perduto era stato fissato a 1.000 euro per le persone fisiche, mentre era pari a 2.000 euro per le altre tipologie di attività.

Stop alla seconda rata IMU
Tra le misure economiche e i bonus annunciati durante la conferenza sul nuovo Dpcm tenutasi domenica 25 ottobre, Giuseppe Conte cita anche un possibile stop al pagamento della seconda rata IMU previsto per il 16 dicembre 2020.

Tale sostegno non è del tutto nuovo per gli italiani. Infatti, già il decreto-legge n.104 del 14 agosto 2020, noto come Decreto Agosto, aveva precedente disposto l’esenzione dei versamenti destinati alla rata dell’imposta IMU.

In quel caso, l’esenzione IMU era stata prevista favore degli imprenditori italiani maggiormente penalizzati dalla crisi in seguito al lockdown partito a marzo 2020. Dunque, rientravano nell’esenzione i possessori di immobili che rientravano nelle seguenti categorie: strutture turistiche (casa vacanza, residence, agriturismi, b&b, affittacamere, villaggi turistici e campeggi; immobili appartenenti alla categoria catastale D destinati a fiere o manifestazioni; immobili della categoria D/3 legati a teatri, concerti, cinema, discoteche e sale da ballo.

Tuttavia, in seguito al nuovo Dpcm che ha disposto la chiusura di palestre e piscine e la chiusura anticipata di strutture di ristorazione alle 18 (bar, ristoranti e pasticcerie), occorre aspettare per capire quali saranno i beneficiari dello stop al pagamento della seconda rata IMU, la cui scadenza era stata prevista per il 16 dicembre.

Nuova mensilità per il reddito di emergenza
Come preannunciato dal premier Giuseppe Conte, e confermato anche dal Ministro dell’Economia Laura Castelli, oltre ad ulteriori bonus Inps, sarà prevista una nuova mensilità del reddito di emergenza a favore di coloro che subiranno le limitazioni disposte dal nuovo Dpcm del 24 ottobre. Come precisato dallo stesso Conte, i soldi del reddito di emergenza arriveranno direttamente sul conto corrente dei beneficiari, tramite il bonifico bancario effettuato dall’Agenzia delle Entrate.

Il reddito di emergenza, si ricorda, si configura come una misura di sostegno economico che il Governo italiano ha istituto con il famoso Decreto Rilancio, ovvero il decreto-legge del 19 maggio 2020, n.34. Secondo quanto previsto dal decreto, il contributo del reddito di emergenza è erogato a favore delle famiglie in difficolta a causa dell’emergenza del Coronavirus.

L’importo del reddito di emergenza varia sulla base del reddito delle famiglie e dalla presenza di un componente disabile all’interno del nucleo familiare, da un minimo di 400 euro fino a 840 euro.

Rinnovo della cassa integrazione
Con il nuovo decreto novembre, saranno previste anche nuove misure economiche e bonus a sostegno dell’occupazione, il cui tasso ha avuto una notevole flessione in negativo in questi ultimi mesi del 2020.

Come Giuseppe Conte ha detto durante la conferenza stampa del 25 ottobre, presumibilmente sarà effettuato un nuovo rifinanziamento della Cassa Integrazione Straordinaria per quelle categorie di lavoratori italiani appartenenti ai settori maggiormente colpiti dalle misure rispettive del nuovo Dpcm. Secondo le prime indiscrezioni, potrebbero essere stanziati ben due miliardi di euro da destinare alla cassa integrazione straordinaria.

In questo modo, il Governo italiano potrà garantire ai lavoratori italiani dipendenti che non potranno continuare a lavorare, una nuova cassa integrazione.

Le misure restrittive del Dpcm di ottobre
Il nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte nella notte di sabato 24 ottobre ha così dato l’ok a nuove misure restrittive con l’obiettivo di contenere il più possibile la nuova ondata di contagi da Coronavirus nel nostro Paese.

Tra le misure restrittive entrate in vigore a partire da lunedì 25 ottobre vi è lo stop per le consumazioni in bar e ristoranti dalle ore 18, ad eccezioni delle domeniche e dei giorni festivi, in cui potranno restare aperti. I servizi di ristorazione, ovvero bar, gelaterie, pasticcerie e ristoranti potranno aprire a partire dalle 5 del mattino fino e non oltre le 18, durante la settimana. Discorso diverso vale invece per i centri commerciali, i quali rimarranno aperti anche durante i fine settimana.

Per quanto riguarda il tema scuola, è stata confermata la didattica a distanza per le scuole superiori almeno al 75%, andando anche a distribuire nell’arco della giornata gli orari di ingresso e di uscita degli alunni.

Stop anche alle palestre e alle piscine, impianti sciistici, centri benessere e termali, ad eccezione dei centri culturali, sociali e ricreativi. Le discoteche continueranno a restare chiuse, mentre sono sospesi anche spettacoli al pubblico nelle sale teatrali e cinematografiche.

Sono vietate anche le feste sia nei luoghi chiusi che all’aperto, così come le sagre e le fiere.

Tutte le misure restrittive espresse all’interno del nuovo Dpcm saranno valide in tutto il territorio italiano, dal giorno lunedì 25 ottobre fino al 24 novembre.

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