INPS – Arrivano dei bonus senza ISEE, ecco come è possibile averli

Il governo guidato da Mario Draghi ha confermato diversi bonus per i prossimi mesi. Si tratta di aiuti che non riguardano solo le famiglie, ma anche le imprese. E, soprattutto, alcuni di loro non richiedono la presentazione dell’Isee al momento della domanda. Ci sono però, comunque, dei requisiti da soddisfare per ottenere i bonus.

Il bonus Bebè è concesso per ogni figlio nato, adottato o preso in affido nel corso del 2021. Se al momento della domanda non si presenta l’Isee, l’importo minimo mensile è di 80 euro (quindi 960 euro in un anno) concessi dall’Inps.

I requisiti per ottenerlo:

cittadinanza italiana (o permesso di soggiorno);
residenza in Italia del genitore richiedente;
convivenza con il minore.
Conviene presentare l’Isee, quindi, in caso di basso reddito per ottenere un importo maggiore: l’Inps eroga 160 euro al mese per le persone con un reddito pari o inferiore a 7 mila euro oppure 120 euro mensili a chi ha un reddito compreso tra 7.001 euro e 40 mila euro. L’importo cresce del 20% sulla somma spettante per ogni figlio successivo al primo.

Il bonus Asilo nido serve per pagare le rette degli asili sia pubblici sia privati, ma anche per l’assistenza domiciliare per bambini sotto i 3 anni affetti da gravi patologie. Senza l’Isee, l’importo erogato dall’Inps è di 1.500 euro all’anno.

La cifra sale fino ai 3 mila euro per le famiglie con minorenni che hanno un Isee (che va invece presentato, in questo caso) inferiore ai 25 mila euro. L’Inps concede poi 2.500 euro alle famiglie con minorenni che hanno un reddito tra i 25 mila e i 40 mila euro.

Il bonus Mamma domani è pensato per chi diventerà genitore nel 2021 e l’importo è di 800 euro una tantum. In caso di gravidanza o adozione gemellare si avrà diritto a più bonus. Si può inoltrare la domanda a partire dall’ottavo mese di gravidanza (in caso di adozione e affidamento preadottivo, dal momento dell’ingresso in famiglia del minore).

La domanda va comunque presentata entro il compimento di un anno dalla nascita (o dall’adozione). Questo bonus spetta anche alle donne comunitarie o extracomunitarie, a patto che dimostrino di essere residenti in Italia. La domanda può essere presentata in diversi modi:

tramite modulo online dedicato sul portale Inps;
chiamando il Contact Center (il numero gratuito da telefono fisso è 803.164 e 06.164.164 da cellulare);
rivolgendosi a enti di patronato o intermediari Inps.
Al momento della richiesta va allegato il certificato medico recante la data presunta del parto o un’autocertificazione con la data del parto e il codice fiscale del bambino se la nascita è già avvenuta (in caso di adozione o affidamento preadottivo servono i dati contenuti nell’autorizzazione rilasciata dall’autorità competente).

L’assegno unico universale dovrebbe entrare in vigore dal 1° luglio 2021. Senza presentare l’Isee si avrà diritto a un bonus di 250 euro al mese per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino al 21° anno di età (con maggiorazioni previste per figli disabili o dal terzo figlio in poi). In caso di figli maggiorenni, l’incentivo sarà erogato solo se:

frequentano un percorso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
sono disoccupati.
L’importo dell’assegno unico è progressivo e varia se si presenta la certificazione Isee: chi ha un reddito più basso, come per gli altri bonus, riceve più soldi.

Il bonus Iscro è per i lavoratori autonomi e parasubordinati (collaboratori coordinati e continuativi con contratto co-co-co) che nell’ultimo anno di pandemia si sono trovati in grave difficoltà economica, ma non hanno diritto alla cassa integrazione.

L’importo varia dai 250 euro agli 800 euro al mese, erogati dall’Inps direttamente sul conto per 6 mensilità. Servono dei requisiti precisi:

possesso di una regolare partita IVA da almeno quattro annio aver subito nell’anno precedente alla presentazione della domanda un calo di reddito del 50% rispetto alla media di quello del triennio precedente (se si fa domanda per ottenere l’Iscro nel 2021, si dovrà prendere in considerazione il reddito del 2020 e confrontarlo con la media di quello triennio 2017-2019);
presentare una domanda online sul sito dell’Inps entro il 31 ottobre di ogni anno;
allegare un’autocertificazione dei redditi relativa agli anni di interesse.
Prima dell’erogazione, l’Inps eseguirà un controllo incrociato con l’Agenzia delle Entrate sui dati e i requisiti reddituali del richiedente

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