Francesco Ghelfi, “far fallire il Taranto non penso convenga a nessuno”
Francesco Ghelfi ex direttore sportivo dell’Empoli in un intervista rilasciata a giornalerossoblu.it, ha analizzato la situazione del Taranto e ha svelato importanti retroscena riguardanti la trattativa per ricoprire il ruolo di direttore generale.
Salvezza: “Dell’ambito sportivo io non sono il competente, io sono sempre stato un uomo di numeri e di organizzazione. Poi, posso avere tante conoscenze, perché insomma, con 30 anni di carriera alle spalle è chiaro che le conoscenze non mi mancano. Però penso, a questo punto, che provare a salvare la categoria sia già molto difficile. Bisogna dare una sterzata, ma non so se chi ha in mano il pallino in questo momento sia in grado di darla, perché comunque la squadra va chiaramente rinforzata a gennaio. Sicuramente questo penso sia nei piani del futuro acquirente, che lo ha già dichiarato ampiamente. Probabilmente servirà anche una nuova conduzione tecnica, ma non perché l’attuale allenatore sia più o meno valido, bensì perché forse non ha più la forza di dare motivazioni diverse alla squadra. La mia esperienza mi dice che, quando arriva qualcuno “vergine”, che non ha vissuto tutto quello che hanno vissuto i calciatori del Taranto in questa stagione, riesce a imprimere una spinta emotiva, perché non porta con sé le scorie di una stagione disastrosa. La mia esperienza mi dice questo: in tanti anni di calcio, quando mandi via un allenatore, il più delle volte non lo mandi via perché è scarso o fa errori, ma perché è talmente sommerso dai problemi – dai punti che non ha, dalla squadra disfatta – che non riesce a dare un input. Mentre uno nuovo arriva senza niente da perdere e qualcosa prova a dare.”
Conti: “Si può ripianare una situazione debitoria come quella del Taranto, perché farlo fallire non penso convenga a nessuno. Sicuramente la nuova proprietà è cosciente di comprare una nave con diverse falle. Se sarò io (perché ancora non lo sono), bisognerà sedersi con i debitori e cercare di transare il maggior numero di situazioni possibili.
Incontri: “L’incontro c’è stato a Roma, dove ci siamo parlati. Era presente anche Marcel Vulpis. Io gli ho detto quello che so fare e quello che mi porto dietro. Non abbiamo parlato degli aspetti economici. Mark mi ha detto che stava parlando anche con un’altra persona e che mi avrebbe fatto sapere. Passati alcuni giorni, mi ha detto che gli ero piaciuto, per cui probabilmente voleva orientarsi sulla mia figura. Da lì abbiamo cominciato a parlare dell’aspetto economico e dei compiti. Direi che siamo quasi in sintonia su tutti questi aspetti. È chiaro che tutto è vincolato al fatto che avvenga il closing. Io, prima, non me la sentirei di firmare, e penso che chiunque si avvicini a un progetto di ripartenza in una città importante, con una tifoseria che se vuole sa essere molto importante, debba mettere sul piatto discorsi seri e fare passi concreti. Per cui, questa settimana aspettiamo dei passi concreti e poi vediamo. Io ho dato la mia disponibilità, però tutto è subordinato al fatto che avvenga questo closing.”Continua a leggere