È il giorno di PSG-Marsiglia, Rabiot nel mirino dei tifosi parigini. I rischi per il francese

Evento di assoluto rilievo in Francia quest oggi. In questa domenica andrà in scena il tanto atteso ‘Classique’ tra Paris Saint-Germain e Olympique Marsiglia, valido per la 26ª giornata di Ligue 1. Nonostante il PSG sia saldamente in testa al campionato con sedici punti di vantaggio sui rivali, il clima che circonda la sfida è tutt’altro che sereno. Il timore principale della dirigenza parigina non riguarda la squadra allenata da Roberto De Zerbi, bensì l’accoglienza che verrà riservata ad Adrien Rabiot.

L’ex centrocampista del PSG, ora in forza all’OM, è diventato una figura particolarmente invisa ai tifosi parigini, che attendono questa occasione per fargli sentire tutto il loro disappunto. Secondo quanto riportato da L’Équipe, la dirigenza del club è in stato d’allerta massimo,temendo un’atmosfera incandescente sugli spalti che potrebbe addirittura portare all’interruzione del match.
Un dipendente del club ha confidato al quotidiano sportivo che è stato chiesto di “prepararsi al peggio”, ovvero alla possibilità di uno stop definitivo della partita a causa di cori offensivi o striscioni provocatori. Inoltre, anche Véronique Rabiot, madre e agente del giocatore, potrebbe diventare bersaglio dei tifosi più accesi.

Per cercare di prevenire ogni forma di eccesso, il PSG ha lanciato una campagna di sensibilizzazione intitolata ‘Supporters supportons’, con un messaggio chiaro ai propri sostenitori: incitare la squadra con passione, ma senza sfociare nell’odio. In un comunicato ufficiale, il club ha invitato i tifosi a sostenere i propri colori senza ricorrere a insulti discriminatori, sottolineando che “i canti insultanti non hanno posto nel nostro stadio.
Nonostante questi appelli, il rischio di incidenti resta alto. Un esponente del Collectif Ultras Paris ha dichiarato aL’Équipe che i cori della serata potrebbero comunque causare almeno un’interruzione temporanea del match,specialmente se la Ligue 1 dovesse decidere di applicare con rigore le proprie norme disciplinari.

Le autorità sono pienamente consapevoli del pericolo e hanno classificato l’incontro al livello massimo di rischio, impedendo ai tifosi del Marsiglia di recarsi al Parco dei Principi. Sebbene questa misura riduca il rischio di scontri all’esterno dello stadio, la vera preoccupazione resta il comportamento dei tifosi parigini sugli spalti. Il club di Nasser Al-Khelaifi sa bene che, in caso di cori omofobi o insulti reiterati, l’arbitro potrebbe essere costretto a interrompere definitivamente la partita, con conseguenze pesanti per il PSG, che rischierebbe la sconfitta a tavolino.
A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato in questi giorni Philippe Kontostavlos, ex osservatore del Manchester City (dove Rabiot ha giocato nel 2008): “Non è mai stato tifoso del Psg, ha sempre tifato il Marsiglia. Ha lasciato l’Inghilterra per Parigi in lacrime, non voleva andare al Psg. E’ stata una decisione della mamma Veronique. Solo affari, nessuna scelta di cuore”. L’Equipe racconta come Rabiot sia sgradito anche tra i dipendenti del Psg: la scorsa estate il club ha dovuto rimuovere in un ufficio del Parco dei Principi un bersaglio per freccette con il volto dell’ex Juventus.

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