CRIF – Ecco come si diventa dei cattivi pagatori e per quanto

Come si arriva a diventare dei cattivi pagatori e per quanto tempo si resta segnalati come tali al Crif?

Per diverse ragioni, piò capitare che un contribuente si ritrovi in difficoltà nel pagamento del proprio debito nei confronti della banca o dell’istituto di credito.

Quando si verificano queste situazioni, si ha un risvolto negativo sulla propria situazione finanziaria che va a compromettere l’affidabilità del pagatore.

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Per quanto si resta cattivi pagatori?

Secondo quanto stabilito dal garante della privacy ci sono dei tempi precisi per la permanenza dei dati del contribuente nel database del Crif.

Una volta trascorso questo periodo di tempo, obbligatoriamente questi dati vengono cancellati e non si è più cattivi pagatori. Le segnalazioni, dunque, non sono permanenti.

Il periodo di tempo di cancellazione dei dati non è sempre uguale:

  • Per mancato rimborso di un debito, i dati restano visibili per massimo 3 o 5 anni, dalla scadenza del contratto;
  • Per ritardi nei pagamenti non oltre due rate o due mesi, la segnalazione dura un anno dal saldo della quota progressiva;
  • Per ritardi di oltre due mesi o due rate, il tempo sarà di 2 anni;
  • Per richieste di prestiti, i dati restano visibili per i seguenti 180 giorni, che si riducono a 90 se la banca respinge la richiesta o l’interessato rinuncia al finanziamento;
  • Per prestiti rimborsati senza ritardi, i dati non rimangono più di 5 anni.

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