Bonus 1800 Euro – Partono i pagamenti, ecco la situazione

Dopo mesi di attesa, finalmente ci siamo: il bonus 1800 euro dell’INPS sta per partire. L’indennità, promessa dal Dl Rilancio emanato negli scorsi mesi e pensato per aiutare gli italiani nel difficile periodo condizionato dall’emergenza COVID-19, arriverà nelle tasche di quanti lo hanno richiesto proprio nel pieno del secondo lockdown. Il sussidio è stato destinato a lavoratori dipendenti e autonomi che, a causa dell’emergenza sanitaria, si sono ritrovati costretti a chiudere o sospendere in via temporanea il loro rapporto di lavoro, e che non hanno potuto beneficiare delle misure previste dal Dl Cura Italia.

Il Bonus 1800 euro è rivolto dunque a una determinata fascia di lavoratori pesantemente penalizzati dal primo lockdown: lavoratori stagionali, a intermittenza, autonomi occasioni e incaricati alle vendite a domicilio. A questi lavoratori sarà riconosciutoun importo pari a 600 euro al mese per le mensilità di marzo, aprile e maggio. Un totale, quindi, di 1.800 euro. A tal proposito l’Inps aveva già provveduto ad emanare una circolare lo scorso 29 maggio 2020. Per ottenere il bonus, i potenziali beneficiari devono inoltrare la domanda attraverso il portale INPS utilizzando le proprie credenziali (SPID di livello 2 o superiore, Carta d’Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi).

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Per poter accedere al Bonus 1800 euro, i lavoratori non devono essere titolari di un qualsiasi altro rapporto i lavoro subordinato a tempo indeterminato, ma possono essere attivi rapporti di tipo intermittente o alcuni trattamenti pensionistici diretti. Tra i lavoratori beneficiari ci sono lavoratori stagionali che non appartengono al settore del turismo degli stabilimenti termali. Il loro rapporto di lavoro deve essere cessato, involontariamente, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 gennaio 2020. Devono, comunque, aver prestato un’attività lavorativa per almeno 30 giornate in questo periodo.

Il bonus sarà previsto anche per i lavoratori intermittenti e, inquietante questo caso, si tratterà di lavoratori che abbiano prestato il proprio lavoro con contratti di tipo intermittente, per almeno una trentina di giornate, nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020. Si vedranno accreditare il sussidio anche i lavoratori titolari di un rapporto di lavoro con obbligo di chiamata e un’indennità per la disponibilità, sia quelli che non avevano alcun obbligo di risposta alla chiamata e senza indennità di disponibilità. Il bonus sarà riconosciuto anche ai lavoratori autonomi privi di partita IVA, ma che siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. In questo caso, per poter richiedere il sussidio, i lavoratori devono aver sottoscritto un contratto di lavoro occasionale nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020. Possono accedere al bonus Inps 1.800 euro anche i lavoratori che nel corso del 2019 abbiano maturato un reddito derivante da un’attività di vendita a domicilio. I richiedenti dovranno essere titolari di un partita Ica ed essere iscritti alla Gestione Separata Inps alla data del 23 febbraio 2020. Non devoo essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

 

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